E’ Andres Iniesta il vincitore del Golden Foot Award 2014, l’importante premio organizzato a Montecarlo sotto l'Alto Patrocinio e in presenza di SAS il Principe Alberto II di Monaco. Don Andrés, il maestro è il primo spagnolo a ritirare il prestigioso premio del Golden Foot ed è il quarto spagnolo a lasciare la propria impronta sulla The Champions Promenade (prima di lui i grandissimi Alfredo Di Stefano, Luis Suarez e Francisco Gento nel ruolo di Legends).

FANTASIA E QUALITA' AL POTERE - Classe ’84 nato a Fuentealbilla nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia inizia a 8 anni a giocare a calcio nell’accademia dell’Albacete Balompiè, ma le sue prestazioni seppur giovanissimo convisero il Barcellona a portarlo all’interno della Masia (il campus giovanile del club catalano) in cui, insieme a Xavi, è cresciuto fino a diventare uno dei centrocampista più forti del mondo.

LE SQUADRE PIU’ VINCENTI DELL’ULTIMO DECENNIO - Al centro delle due squadre più vincenti dell’ultimo decennio (letteralmente in quanto vera e propria anima del centrocampo) c'è lui. Iniesta con il Barcellona e con la nazionale della Spagna ha vinto tutto. Campione del mondo e pluricampione d'Europa con la casacca delle Furie Rosse spagnole e pluricampione in Spagna, Europa e Mondo con la divisa blaugrana del Barcellona Iniesta è considerato uno dei todocampisti più decisivi degli ultimi anni. Non è un caso che, considerando solo gli ultimi 3 tornei internazionali della Spagna sia stato eletto 'Man of The Match' in ben 7 incontri, tra cui la finale del Mondiale 2010 contro l’Olanda e la finale di Euro 2012 contro l'Italia; E’ stato sempre inserito nel 'Best Team' della competizione, ed è stato eletto Miglior Giocatore dell'Europeo 2012.

I SUOI GOL PASSATI ALLA STORIA - Un giorno Pep Guardiola, che nel Barcellona è cresciuto sia in campo prima che in panchina poi, si avvicinò a Xavi e indicandogli Iniesta gli disse: "Tu prenderai il mio posto in campo, ma questo ci manda a casa tutti e due". Soprannominato l’illusionista per la grande abilità negli spazi stretti e, la sua capacità di nascondere la palla all'avversario, Iniesta non è mai stato un personaggio da copertina. Mai una giocata fuori dagli schemi, ma anche un’estrema precisione nella sua semplicità al servizio della squadra. Non è mai stato neanche un grande goleador (solo 55 i gol in carriera con la maglia del Barcellona in 568 gare e 12 in 112 presenze con la Spagna) eppure le sue reti, quasi sempre decisive per le proprie squadre, sono passate alla storia. 

PALLONE D’ORO MANCATO - Proprio nel 2010 dopo il gol decisivo siglato nella finale Mondiale, il suo nome insieme a quello di Wesley Sneijder (vincitore del triplete con l’Inter e finalista al Mondiale contro la Spagna) erano i più autorevoli candidati alla vittoria del Pallone d’oro della Fifa. Un premio meritato sul campo e che lasciò tutti stupiti quando a Zurigo sul palco il premio andò a Lionel Messi. Una celebrazione mancata che oggi verrà in parte colmata dalla vittoria del Golden Foot 2014. Un marchio indelebile sulla Promenade des Champions che consegna il talento e la magia dell’Illusionista, Don Andres Iniesta, alla storia del calcio mondiale.