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    Gol e polemiche: Nainggolan sempre a cresta alta

    Gol e polemiche: Nainggolan sempre a cresta alta

    • V.N.
    Un anno fa, più o meno di questi tempi, a Roma si discuteva della valutazione (ritenuta troppo elevata) del cartellino di Nainggolan. Tre milioni per il prestito, altri sei per il riscatto della prima metà (anche se poi a bilancio il calciatore è stato iscritto con un valore di 12) venivano ritenuti, all’esterno di Trigoria, un’esagerazione. Dodici mesi dopo nessuno ha più dubbi sulla bontà della spesa. Anzi, per non correre rischi, il ds Sabatini sta cercando di chiudere la pratica-riscatto quanto prima sfruttando sia la carta Astori, (arrivato in estate in prestito) che gli ottimi rapporti con il ds sardo Marroccu, in passato ad un passo dall’entrare a far parte della dirigenza giallorossa. Nainggolan è infatti diventato l’anima della Roma. Dentro e fuori dal campo. Riporta Il Tempo.

     
    L’INSOSTITUIBILE –  La prestazione di Genova è l’ultima dimostrazione di quanto la squadra dipenda dal dinamismo del belga. A tal punto che il tecnico francese non ci rinuncia mai: con 1661 minuti stagionali è il giallorosso più impiegato, quasi cento minuti più del secondo, il centrale Manolas, ma anche più di De Sanctis, Pjanic e, udite udite, dell’intoccabile Gervinho. Era arrivato per garantire un ricambio al centrocampo Pjanic, De Rossi e Strootman.E’ bastata una gara, il debutto in coppa Italia contro la Sampdoria (9 gennaio) per far dire a Garcia: "Sembra una vita che gioca con noi, è incredibile". Come l’ascesa nell’indice di gradimento del tecnico che da tempo ormai lo ritiene insostituibile.

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