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Godin, un derby per riprendersi l'Inter
Un derby per riprendersi l'Inter. Potrebbe essere questo lo slogan in vista della sfida di domenica sera col Milan per Diego Godin, retrocesso al ruolo di riserva di lusso da Antonio Conte nelle ultime settimane ma pronto ad approfittare della squalifica della sorpresa Bastoni.
COLPA DELLA DIFESA A 3 - Sono cambiate le gerarchie in casa nerazzurra da qualche settimana a questa parte, con l'ex leader del reparto difensivo dell'Atletico Madrid scalzato dal centrale classe '99 che ha impiegato pochissimo tempo a imporsi come una prima nella rinnovata linea a 3 voluta da Conte, in un sistema di gioco che l'ex atalantino aveva avuto modo di testare agli ordini di Gasperini. Una disposizione che ha invece penalizzato enormemente l'uruguaiano, destinato ad occupare una posizione - sul centrodestra - che ha messo a nudo i suoi limiti in termini di velocità e sminuito le sue doti da marcatore puro.
BALLOTTAGGIO DECISIVO - Un processo di apprendimento complesso e faticoso che non è stato agevolato dalle scelte drastiche di Conte che, per arrivare il più in fretta possibile all'obiettivo, non ha guardato in faccia proprio a nessuno. Panchinando spesso uno degli elementi di spicco della rosa, uno degli investimenti più importanti, a livello di ingaggio, dell'era Marotta, alimentando più di qualche rumor di mercato. Godin si è legato all'Inter fino a giugno 2022, ma da dicembre ad oggi sono state soltanto 3 le apparizioni da titolare in campionato. Troppo poche per non pensare a un'insoddisfazione di fondo da parte di un calciatore esperto e di caratura internazionale; ecco perché il ballottaggio aperto con D'Ambrosio in vista di domenica diventa un nuovo momento di svolta nella sua avventura in nerazzurro.
COLPA DELLA DIFESA A 3 - Sono cambiate le gerarchie in casa nerazzurra da qualche settimana a questa parte, con l'ex leader del reparto difensivo dell'Atletico Madrid scalzato dal centrale classe '99 che ha impiegato pochissimo tempo a imporsi come una prima nella rinnovata linea a 3 voluta da Conte, in un sistema di gioco che l'ex atalantino aveva avuto modo di testare agli ordini di Gasperini. Una disposizione che ha invece penalizzato enormemente l'uruguaiano, destinato ad occupare una posizione - sul centrodestra - che ha messo a nudo i suoi limiti in termini di velocità e sminuito le sue doti da marcatore puro.
BALLOTTAGGIO DECISIVO - Un processo di apprendimento complesso e faticoso che non è stato agevolato dalle scelte drastiche di Conte che, per arrivare il più in fretta possibile all'obiettivo, non ha guardato in faccia proprio a nessuno. Panchinando spesso uno degli elementi di spicco della rosa, uno degli investimenti più importanti, a livello di ingaggio, dell'era Marotta, alimentando più di qualche rumor di mercato. Godin si è legato all'Inter fino a giugno 2022, ma da dicembre ad oggi sono state soltanto 3 le apparizioni da titolare in campionato. Troppo poche per non pensare a un'insoddisfazione di fondo da parte di un calciatore esperto e di caratura internazionale; ecco perché il ballottaggio aperto con D'Ambrosio in vista di domenica diventa un nuovo momento di svolta nella sua avventura in nerazzurro.