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Godin prova a tenersi l'Inter: la ripresa per cambiare i piani di Conte e Marotta
DIFFICOLTA' - Le difficoltà di adattamento al 3-5-2 di Conte non sono passate inosservate alla dirigenza nerazzurra, a tal punto da far accarezzare all'ex Atletico Madrid e alla società milanese la possibilità di una separazione immediata. Spettri scacciati via e comune volontà di andare avanti insieme per provare a invertire la tendenza nel 2020. Missione tuttavia non riuscita e non solo per lo stop delle attività causa coronavirus: le prestazioni di Godin sul centro-destra non hanno sempre convinto come quelle di Skriniar sul centro-sinistra, non a caso le prestazioni migliori dello slovacco sono arrivate quando riportato a destra con Bastoni alla sinistra di De Vrij.
AI SALUTI - Da gennaio quindi non è cambiato il rendimento di Godin, è invece mutato l'orientamento di Marotta e Ausilio che ora studiano l'addio dell'uruguaiano in estate, una separazione che libererebbe anche una cospicua somma per l'Inter: Godin guadagna circa 5 milioni di euro l'anno più ricchi bonus fino al 2022, cederlo significherebbe sì un minimo incasso sul cartellino, ma soprattutto un risparmio che sfiora i 20 milioni di euro lordi sullo stipendio. Un gruzzoletto da dirottare poi su un sostituto di livello, con tante idee sul tavolo: dall'osservato speciale Kumbulla alla suggestione Izzo, passando per l'esperienza di Vertonghen che sarebbe un'occasione a parametro zero. Tutti difensori adatti per giocare sul centro-sinistra nel 3-5-2, un segnale chiaro di come l'intenzione si quella di portare avanti il modulo e riportare Skriniar a destra, là dove Godin non è riuscito a imporsi. L'ex Colchonero, però, non vuole lasciare e nel finale di stagione cercherà di convincere i vertici nerazzurri a non cercare soluzioni in uscita: Godin attende con trepidazione la ripresa del campionato, pronto a provare il tutto per tutto per tenersi l'Inter e cambiare un futuro già scritto.