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Godin: 'Inter costruita attorno a Conte, è come Simeone. Lo scudetto non è impossibile'
Nello spogliatoio nerazzurro sei tra i più nuovi, ti vedono già come un leader? All’Atletico lo eri.
“Credo che nel calcio sia uguale a qualsiasi altro lavoro, quando si arriva bisogna sempre entrare poco alla volta, non è nel mio stile impormi. Sicuramente mi sento importante, conoscono la mia carriera, sanno chi sono, ma io lavoro come tutti gli altri e i miei compagni mi aiutano molto. Nonostante capisca quasi tutto della lingua italiana, a volte trovo difficile esprimermi. Il nostro è uno spogliatoio formato da brave persone, ragazzi calorosi”.
Hai cambiato il tuo modo di giocare con Conte che utilizza la difesa a tre.
“Adesso posso spingermi più avanti nel portare palla, inizio il gioco sulla destra e devo essere la prima linea di passaggio verso il centro o le corsie. Serve una particolare concentrazione per soddisfare le richieste di Conte, che mi chiede di tenere più alto il baricentro. Rispetto all’Atletico è un cambiamento, ma credo di essere abbastanza intelligente per potermi adattare”.
Hai detto che questa Inter ti ricorda l’Atletico del 2014.
“Anche se siamo solo all’inizio, l’ho detto perché vedo uno spogliatoio sano e affamato come era allora quello dell’Atletico. Due squadre costruite sulla base di due tecnici con grande personalità. Questa Inter è stata costruita intorno a Conte, è la figura principale. Ha grande personalità e lavora molte ore al giorno”.
Si assomigliano per la passione che mettono in questo sport, ma in cosa sono diversi Conte e Simeone?
“Nei dettagli. Conte ci fa guardare altri tipi di video, non correggiamo solo gli errori delle gare giocate ma analizziamo anche gli avversari da incontrare. E anche il lavoro tattico in campo è diverso”.
Adesso che ci giochi puoi confermarci quel mito secondo cui la Serie A è un campionato più tattico?
“È un torneo molto fisico, anche se il calcio è cambiato e abbiamo potuto assistere a gare con molti gol e squadre che come priorità hanno l’inizio dell’azione dal basso. Per ora ho notato che la Serie A è più fisica che tattica”.
È impossibile vincere lo scudetto al primo anno dopo il dominio della Juve?
“Questo è tutto da vedere. La Juve si è rinforzata ancora e ha una base solida da anni, questo è un vantaggio. Ma l’Inter è ambiziosa, vogliamo lottare in tutte le competizioni, ma adesso è presto per parlare di queste cose e di sicuro dovremo passare anche attraverso momenti difficili”.
Quanto è forte Sensi?
“Non lo conoscevo e ne sono rimasto molto sorpreso. Ha grande qualità palla al piede e usa bene il corpo, cosa che gli consente di muoversi bene nonostante sia di piccola statura”.
Tra una settimana ci sarà già Inter-Juve, arriva troppo presto?
“Sarà una sfida molto complicata, da preparare bene”.
Griezmann è uno dei tuoi migliori amici, come lo affronterai mercoledì in Champions?
“L’ho già affrontato in Coppa del Mondo. Mi concentrerò sul mio lavoro e non presterò attenzione a nient’altro. Quando la partita sarà finita ci abbracceremo”.
Che partita ti aspetti contro il Barcellona?
“Ho giocato tantissime partite al Camp Nou. Loro conservano il possesso del pallone e sono sempre pericolosi lì davanti. Immagino che Messi ci sarà e mi aspetto il miglior Barcellona”.
Senti di avere un debito con la Champions?
“È stata un’illusione. Adesso con questa Inter sarebbe già meraviglioso arrivare alle fasi finali. Le squadre favorite sono sempre le stesse, non è cambiato molto”.
(Marca)