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    Goal Politics: CM incontra Artico, candidato ad Alessandria

    Goal Politics: CM incontra Artico, candidato ad Alessandria

    • Germano D'Ambrosio

    Si definisce 'in un periodo di transizione' Fabio Artico, bomber vecchio stampo (Reggina, Ternana, Messina e Pescara alcune delle sue tante ex squadre...), una vita spesa a fare gol tra la serie B e la Lega Pro. Terminato il campionato con l'Alessandria, in Seconda Divisione, appenderà gli scarpini al chiodo dopo vent'anni di onorata carriera. Ma potrebbe a breve ritrovarsi protagonista della vita politica della cittadina piemontese. Artico è infatti tra i candidati alle prossime elezioni amministrative, e punta ad un posto in consiglio comunale: è inserito in una lista civica a supporto del candidato sindaco di centro-sinistra Rita Rossa. Reduce dal rocambolesco pareggio per 3-3 contro la Sambonifacese, e in piena bagarre da campagna elettorale, Artico ha trovato comunque il tempo di concedersi ai microfoni di Calciomercato.com.

    Fabio, parliamoci chiaro: chi te l'ha fatto fare?

    'Beh, io sono qui da cinque anni e con questa città ho instaurato un rapporto molto forte. Mi piacerebbe avere la possibilità di adoperarmi per lo sport, uno di quegli strumenti che un'amministrazione dovrebbe usare per dare dei messaggi e per poter far vivere meglio la gente. Ringrazio Rita Rossa che mi ha dato l'idea e l'opportunità di candidarmi come consigliere'.

    I tuoi compagni di squadra come l'hanno presa?
    'Quando hanno saputo la notizia tutti mi hanno preso in giro. Si sono procurati, non so in che modo, i miei santini e me li hanno fatti trovare nello spogliatoio. Ora mi chiamano assessore, sindaco: ci si scherza su insomma...'.

    Qualcuno ti accusa di essere solo uno specchietto per le allodole per conquistare qualche voto in più tra gli appassionati di calcio di Alessandria. Tu cosa rispondi?

    'Che mi dispiace molto, perché l'Alessandria Calcio in questa faccenda non c'entra niente: questa è una scelta che riguarda solo il mio privato. Non userò mai i Grigi per farmi propaganda, come invece qualcuno magari ha fatto in passato, senza peraltro averne le mie credenziali. Io non andrei mai dai miei tifosi a dir loro di votarmi'.

    Sei sempre stato appassionato di temi politici?
    'Vengo da una città come Torino in cui la politica viene tradizionalmente vissuta in maniera profonda: a me ha sempre affascinato, è un mondo che ho sempre seguito con interesse. Certo, anch'io ho avuto un periodo di disaffezione, perché in molti casi la politica è stata solo uno strumento di arricchimento per alcune persone, e non un'attività funzionale a migliorare le cose...'.

    Il Fabio Artico attaccante lascerà dunque il posto, definitivamente, al Fabio Artico politico?

    'Quelle che seguono saranno le mie ultime tre partite come calciatore, ho già deciso di smettere. Ma non punto a far diventare la politica il mio lavoro, o almeno non è stato questo il motivo della mia scelta. Questo è semplicemente un impegno civico che mi voglio prendere: andrà come andrà, non inciderà sulla mia idea di quello che sarà il futuro'.

    Futuro che, se non in politica, potrebbe essere dove?
    'Ho un'impresa di ristrutturazione in Val d'Aosta, avviata già da qualche anno, e in più un negozio qui in città che gestisce la mia ragazza. Mi piacerebbe lavorare ancora nel calcio, e meglio ancora se per l'Alessandria, ma ad oggi ho solo idee in testa, nulla di concreto...'.

    Mi sembra di capire, comunque, che a prescindere dall'esito delle elezioni il tuo futuro sia legato ancora ad Alessandria...

    'Sicuramente. È da vent'anni che giro, ho due figli in Val d'Aosta, sono abituato ad essere un vagabondo. Ma qui ho trovato tanti amici, e la mia fidanzata. Ho intenzione di restare'.


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