Torino, Glik tratta il rinnovo 'a vita'
L'altroieri, Kamil Jacek Glik ha ottenuto la piccola grande soddisfazione di vedersi inserito nel terzetto “Best of Poland” all'interno del popolarissimo videogioco “Fifa 16” della EA Sports, in pratica il terzetto di calciatori dai valori tecnici complessivi più alti, insieme a Lewandowski e Krychowiak. Un fatto non di primissimo piano, forse, ma che testimonia una volta di più la considerazione di cui il capitano del Toro gode a livello internazionale. E la consacrazione definitiva fra le star del calcio mondiale potrebbe arrivare il prossimo anno: in programma c'è il Campionato Europeo, e la sua Polonia è a un passo dalla qualificazione per il torneo continentale.
NO ALLA CESSIONE - Per questo, se il Torino vorrà che anche dopo il 2016 sia ancora l'oggi 27enne difensore a cingersi il braccio con la fascia da capitano, i discorsi per prolungare il rapporto fra le parti dovrebbero essere affrontati prima della vetrina europea. Già quest'anno, Cairo ha dovuto resistere a svariate sirene che facevano udire la propria voce dall'Inghilterra, dalla Germania e dalla Turchia; e anche prima di questa stagione “da bomber” (con addirittura 8 reti segnate), il Borussia Dortmund si era fatto avanti con il club di via dell'Arcivescovado per chiedere il giocatore. Senza successo; come tutte, finora. Ma fino a quando?
RINNOVO A VITA - Il contratto di Glik scadrà nel 2017. Cairo dice, con una serenità che a qualcuno può sembrare perfino eccessiva, che “Il prolungamento con Kamil non sarà mai un problema”. E di certo sarebbe più difficile immaginare lo fosse, se solo il patron granata decidesse di portare l'ingaggio del centrale ex Bari dagli attuali 450.000 euro a stagione fino agli 800.000 che rappresentano il massimo consentito dal salary cap di casa Toro (cui però si possono aggiungere dei bonus). Glik in riva al Po ha trovato casa, nel senso più ampio dell'espressione: lui e famiglia stanno da re, non sentono l'urgenza di andare altrove. Ma se chiamasse una big europea, dovrebbe trovarsi di fronte una replica adeguata per poter dire “no”: un vincolo fino al 2019 lo sarebbe. Uno che andasse al 2020, sarebbe praticamente un rapporto a vita. Ed è un'opzione che, proprio in questi giorni, Urbano Cairo e Kamil Glik stanno prendendno in seria considerazione.
NO ALLA CESSIONE - Per questo, se il Torino vorrà che anche dopo il 2016 sia ancora l'oggi 27enne difensore a cingersi il braccio con la fascia da capitano, i discorsi per prolungare il rapporto fra le parti dovrebbero essere affrontati prima della vetrina europea. Già quest'anno, Cairo ha dovuto resistere a svariate sirene che facevano udire la propria voce dall'Inghilterra, dalla Germania e dalla Turchia; e anche prima di questa stagione “da bomber” (con addirittura 8 reti segnate), il Borussia Dortmund si era fatto avanti con il club di via dell'Arcivescovado per chiedere il giocatore. Senza successo; come tutte, finora. Ma fino a quando?
RINNOVO A VITA - Il contratto di Glik scadrà nel 2017. Cairo dice, con una serenità che a qualcuno può sembrare perfino eccessiva, che “Il prolungamento con Kamil non sarà mai un problema”. E di certo sarebbe più difficile immaginare lo fosse, se solo il patron granata decidesse di portare l'ingaggio del centrale ex Bari dagli attuali 450.000 euro a stagione fino agli 800.000 che rappresentano il massimo consentito dal salary cap di casa Toro (cui però si possono aggiungere dei bonus). Glik in riva al Po ha trovato casa, nel senso più ampio dell'espressione: lui e famiglia stanno da re, non sentono l'urgenza di andare altrove. Ma se chiamasse una big europea, dovrebbe trovarsi di fronte una replica adeguata per poter dire “no”: un vincolo fino al 2019 lo sarebbe. Uno che andasse al 2020, sarebbe praticamente un rapporto a vita. Ed è un'opzione che, proprio in questi giorni, Urbano Cairo e Kamil Glik stanno prendendno in seria considerazione.