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Gli ultrà di Roma e Lazio se ne facciano una ragione. Lo stadio Olimpico deve essere intitolato a Paolo Rossi
I continui appelli del presidente Sergio Mattarella, del quale sentiremo la mancanza al pari di quella provata per Sandro Pertini, insieme con le mirabolanti imprese degli atleti azzurri hanno fatto il resto. Tutto ciò ci fa onore salvo insopportabili rigurgiti separatisti che ancora disturbano come, in primis, l’imbecille movimento no vax.
Un gruppo, sparuto ma vociante e volgare, del quale fanno parte gli ultrà della Roma e della Lazio i quali insistono minacciando contestazioni assortite nel ricusare la scelta fatta dal presidente della Federazioni Gravina il quale ha pubblicamente annunciato che la volontà del movimento calcistico italiano è quella di intitolare lo stadio Olimpico della capitale a Paolo Rossi.
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