Gli Nft e lo sbarco sui social network
Il mercato dell’arte rappresenta uno dei primi ambiti di utilizzo di questa nuova risorsa, che ad oggi approda anche nei social. Uno dei primi social a dare la possibilità ai propri utenti di creare e vendere Non fungible token è Twitter, che ha lanciato uno strumento che consentirà agli utenti di mostrare token non fungibili come immagini del loro profilo, inserendosi nella corsa ai "digital collectible" esplosa nell'ultimo anno. Twitter Blue è il programma in abbonamento al social che offre funzionalità extra, solo gli utenti iOS, sottoscrittori dell’abbonamento possono provare la nuova funzione. Gli Nft sono acquistabili su differenti marketplace, come Conbase Wallet, Rainbow, MetaMask, tuttavia resta escluso OpenSea, uno dei più popolari markeplace di Nft.
Le foto del profilo Twitter in formato Nft saranno contraddistinte da una forma esagonale: una volta cambiata la foto profilo, chiunque su Twitter potrà ottenere maggiori informazioni sul file semplicemente cliccandoci sopra, come la provenienza della collezione e le informazioni sull’autore oltre alla possibilità di verificare l’autenticità dell’opera. Questa iniziativa ha avuto un primo periodo di sperimentazione l’anno scorso, dove gli Nft erano offerti gratuitamente ai navigatori. Ad oggi, in questa prima fase di lancio delle opere digitali come foto profilo, la società ha affermato di voler monitorare il feedback degli abbonati a Twitter Blue, prima di una eventuale apertura a tutti gli utenti.
Twitter non è il solo ad entrare nel mondo del collezionismo digitale, ma anche Facebook e Instagram presto daranno la possibilità ai propri utenti di creare e vendere Non fungible token, i collezionabili digitali esplosi come fenomeno di massa nell'ultimo anno.