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Giulini: 'Il mio Cagliari ambizioso da Riva a Nainggolan, combattiamo i razzisti'
"Ho ancora azioni dell’Inter? Così frazionate che sono invendibili, ma a qualche mio tifoso non piace molto. Abbiamo reinvestito sul mercato tutti i soldi incassati dalla cessione di Barella all'Inter per salire di livello. Barella l’ho visto crescere dalla Primavera alla Nazionale ed è stato molto bello, sostituirlo con Nandez e Rog credo ci abbia migliorato. Nainggolan è il regalo non previsto e pesa parecchio sul budget. Simeone lo volevamo in prestito, ma per l’infortunio di Pavoletti lo abbiamo comprato. Ora è più utile Cagliari a Nainggolan che viceversa? Lui riceve tanto affetto. Ha bisogno di tornare a combattere per valori sportivi importanti: fa bene a lui e a noi. Ci farà vincere rapidamente".
"La delusione è Zeman? Per me lo è stata, perché lo avevo mitizzato. Credevo che in Serie A potesse fare molto bene, ma mi sono reso conto che a livello di gestione di gruppo e staff mancava qualcosa. Nuovo stadio: quando? Se tutto va bene nel 2023. La burocrazia è enorme. Quello delle infrastrutture resta il problema più grosso".
"I buu razzisti di Cagliari hanno sorpreso tutti la prima volta, poi si sono ripetuti? Mi fa piacere che in Italia siano stati una sorpresa, rispetto all’estero: la parte più frustrante, con la storia di emigrazione che abbiamo, è essere bollati come una città razzista. Anche se sono stati pochi imbecilli solo al momento del rigore di Lukaku, o del bresciano Donnarumma, ciò non toglie che tutto questo vada eliminato. Come? Con più steward, con l’aiuto degli altri tifosi e la tecnologia. Ma bisogna lavorare sui bambini: la nostra scuola di tifo insegna a non tifare mai contro l’avversario".