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    Giroud: 'Milan grande club, ho amato i suoi giocatori. Il mio futuro...'

    Giroud: 'Milan grande club, ho amato i suoi giocatori. Il mio futuro...'

    Non è ancora finita tra il Milan e Olivier Giroud e dall'attaccante del Chelsea arrivano nuovi segnali. Intervenuto in conferenza stampa dal ritiro della Francia, il giocatore ha risposto così a domanda sul proprio futuro: "Ho adorato alcuni dei giocatori del Milan, è un grande club. Ma non parlerei del mio futuro, il Chelsea ha attivato in aprile l'opzione per il rinnovo e l'hanno annunciata. Non parlerò del mio futuro a livello di club, sono concentrato sugli Europei".

    POSIZIONE MILAN - Giroud strizza l'occhio al Milan che non ha ancora rinunciato all'affare, ma ha posto delle condizioni chiare: l'operazione si può chiudere ma solo a costo zero e la speranza di club, giocatore ed entourage è che il Chelsea non si opponga a una rescissione del contratto appena rinnovato (fino al 2022) in caso di offerta concreta dall'estero.

    LA CONFERENZA - Non solo il proprio futuro, in conferenza Giroud ha rilasciato ulteriori dichiarazioni: "Kanté? Non ama troppo i complimenti, ci fa piacere averlo e gli parliamo del Pallone d'Oro se dovesse fare dei buoni Europei, ma conosciamo la sua umiltà. Può avere dei difetti, come quando gioca a carte (ride, ndr). E' straordinario, è un po' la nostra mascotte. Merita di arrivarci. Il mio ruolo in Nazionale? E' normale che i media siano entusiasti del ritorno di Benzema, è un'arma in più. E' il gioco. Ma le persone che mi supportano sanno che sono qui per mettere il mio mattoncino, senza fare troppo rumore. Faccio la mia parte di lavoro, sono pienamente dietro la squadra, non ho alcun malessere, alcun rancore, sono in pace. Il mio rapporto con Benzema? Non ho avuto occasione di discutere con lui, può essere che ne parleremo, mi fa sorridere. Non ho rancore per questo. Mi farà piacere passare del tempo con lui magari dopo gli Europei, lo inviterò su un circuito di kart se vinciamo Euro 2020. La mia condizione fisica? Prepararsi bene per gli Europei è fondamentale. La preparazione è stata accorciata. Mi sento molto bene, ho sempre lavorato al Chelsea anche quando il mio minutaggio era inferiore, non credo di essere in ritardo, anche se nulla sostituisce giocare le partite. Sto bene. Ho quasi 35 anni ma sono in piena forma. Ambizioni? Non bisogna porsi limiti, credo che sia fattibile (diventare il capocannoniere dei Blues, ndr). Sono un gran lavoratore, ambizioso, farò di tutto per arrivarci, ma non sarà mai a discapito del collettivo. Sono altruista, non mi ossessiona. Il ritorno di Benzema? Deschamps non mi ha avvertito, ritengo che sia l'unico a dover decidere. Non ha chiesto la mia opinione (sorride, ndr). Non ci sono commenti da fare. Il mio ruolo? Dare il mio contributo alla squadra, segnare e far segnare. Giocare con Benzema? Abbiamo avuto l'opportunità in passato quindi non è impossibile. Potrebbe succedere in qualche partita, non siamo incompatibili. Abbiamo qualità complementari. Vecchi club? Ho messo tutti i club in cui sono stato allo stesso livello, ho sempre imparato da ogni fase della mia carriera. Non posso proporre un club più dell'altro. Sono stato fortunato a vincere alcuni trofei, non era il caso con il Tours anche se eravamo quasi saliti in Ligue 1. Sono ancora in contatto con gente del Tours. L'annuncio dei convocati? Ho guardato con molta attenzione la lsita, è vero che avendo avuto meno minutaggio negli ultimi mesi potrebbe essere un peso. Nessuno ha una wild card, ma io sono pronto, l'allenatore sa che può contare su di me in qualsiasi momento. Il mio minutaggio è stato oggetto di discussione, ma io ho sempre risposto presente nel club come in Nazionale, la mia efficacia è sempre la stessa. Religione? Mi aiuta a mettere le cose in prospettiva. Saper perdonare è qualcosa che mi dà pace, mi dà molta serenità. Kanté? Nel suo ruolo è un riferimento mondiale, se non il migliore perché è incredibile. E' chiaramente un pretendente al Pallone d'Oro".

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