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    Simeone jr, un vero 9 per il Milan

    Simeone jr, un vero 9 per il Milan

    • Federico Ciapparoni
    Buon sangue non mente. E' quanto verrebbe da pensare guardando le movenze e le prodezze di Giovanni Simeone, figlio 19enne di Diego, un tempo bandiera di Atletico Madrid, Inter e Lazio, oggi sulla panchina dei Colchoneros, con i quali ha vinto trofei importanti sia in Spagna che in Europa. Giovanni, in questi giorni impegnato in Uruguay con la nazionale argentina nel campionato sudamericano under 20, sta approfittando delle attenzioni di tutto il mondo per mettere in luce il suo prezioso talento, ergendosi ad autentico trascinatore della Seleccion Albiceleste.

    TALENTO PURO - A differenza di papà Diego (centrocampista completo, capace di recuperare palloni e far ripartire l'azione), Giovanni è un attaccante puro, molto veloce, potente fisicamente e dotato di un tiro forte e preciso. Entrato nelle giovanili del River Plate nel 2008 su input dal padre, che in quel periodo allenava la prima squadra, il Cholito si mette particolarmente in evidenza nella stagione 2010/11, nella quale colleziona 22 apparizioni e 26 reti. Nel novembre del 2011 firma il primo contratto da professionista, un triennale con clausola rescissoria fissata a 15 milioni di dollari. All'inizio dell'anno successivo, per volere del tecnico Ramon Diaz viene aggregato alla prima squadra, con cui fa il suo esordio nella stagione 2013/14. Da inizio anno è stato schierato 11 volte dal tecnico Marcelo Gallardo, mettendo a segno solo 2 reti in Copa Sudamericana, entrambe contro il Club Libertad, negli ottavi della competizione poi vinta contro l'Atletico Nacional.

    IL BOMBER DEL SUB 20 - Convocato nella selezione under 20 dal CT Humberto Grondona, Simeone sta mettendo in mostra tutto il suo talento, con 6 reti messe a segno in 4 apparizioni, di cui 2 realizzate nel match vinto ieri sera per 3-0 contro la Bolivia. Vero trascinatore dell'Albiceleste in questa competizione, il giocatore è entrato di diritto tra i giovani sudamericani più interessanti del panorama calcistico internazionale. Qualora dovesse continuare a segnare con questo ritmo, nulla gli impedirà di guidare l'Argentina alla vittoria della competizione, magari aggiudicandosi il Pallone d'Oro della manifestazione, che in passato fu assegnato a futuri campioni del calibro di Diego Armando Maradona (1979), Javier Saviola (2001), Lionel Messi (2005) e Sergio Aguero (2007).  

    IL MILAN CI PENSA - Sul taccuino di molti club europei da diverso tempo, su di lui ci sono anche gli occhi del Milan, che lo segue dall'ottobre scorso, quando il direttore sportivo rossonero Rocco Maiorino si annotò il suo nome in occasione di un viaggio di lavoro in Sudamerica. Cresciuto nel mito del Tigre Radamel Falcao, che prima di gonfiare le reti di mezza Europa è passato proprio dal River, Diego Simeone sogna di consacrarsi nel campionato italiano, lo stesso nel quale suo padre Diego ha scritto alcune delle pagine più importanti della sua carriera. Per il Milan, il suo eventuale acquisto sarebbe un primo segnale tangibile della volontà di ricominciare a puntare su calciatori giovani e di prospettiva, piuttosto che insitere su giocatori in parabola discendente e a condizioni di saldo che non aumentano in maniera significativa la cifra tecnica della squadra.

     

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