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Giovanni Galeone, l'uomo del paradosso e 'padre' di Max Allegri
Ha l’aria di chi passa di lì per caso, un aspetto vagamente trasandato che durante i 90 minuti si degrada ulteriormente. È uno di quei momenti dove in molti hanno pensato che Galeone fosse un genio della panchina, e non era la prima volta che un’amante del calcio si poneva in contemplazione davanti alla bellezza di una squadra allenata dal mister campano. Quella partita rappresenta probabilmente l’essenza del calcio galeoniano. A Galeone come allenatore, e di riflesso a tutte le sue squadre, manca sempre il famoso soldo per fare una lira. Quella gara, di quel pazzo campionato che rimarrà nella storia come uno dei più prolifici di gol, finisce 5 a 4 per il Milan che continuerà la sua striscia d’imbattibilità fino alla gara numero 58, quando verrà trafitto da una punizione chirurgica di Tino Asprilla sul proprio terreno.
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