Fiorentina, giovani a Moena: cancellare la 'Notte delle pernici'
Dunque in sostanza meglio un El Hamdaoui ed un Olivera in meno, ed un Bernardeschi ed un Piccini in più. Perché il primo desiderio è valorizzare il proprio settore giovanile ed abbattere anche i costi di gestione del club, visto che Diego ed Andrea Della Valle non possono permettersi troppi regali, anche alla luce di quel meno 23% in borsa delle azioni Tod’s da inizio anno ad oggi. Dunque molto mercato in uscita, vedi alla voce esuberi, ma soprattutto a Moena una vera e propria squadra Under 21 di giocatori tesserati con la Fiorentina, già presenti in rosa, o richiamati da prestiti e compartecipazioni.
Il primo obiettivo per alcuni di loro tra le montagne delle Dolomiti sarà cancellare anche un triste ricordo, quello del 23 luglio di due anni. Una serata di festa, che si è rivelata il punto piu’ basso dal punto di vista disciplinare della società guidata dalla famiglia Della Valle, se è vero che l’iniziale intento era stare tutti insieme per un brindisi che celebrasse il compleanno dell’allora giocatore viola Alessio Cerci, e che invece poi si è trasformata in una notte hot, con stuolo di signorine poco vestite, calciatori, alcuni anche nudi, a ballare sui tavoli, animali impagliati distrutti e discussioni con il padrone del locale sulle modalità di pagamento della cena.
Ma perché si fa riferimento ai giovani gigliati per quella notte? Perché nella primavera 2013, ovvero a circa 8 mesi dai fattacci della poi denominata ‘Notte delle pernici’, Vincenzo Montella, ospite del corso ‘Ussi’ a Coverciano, davanti ai giornalisti che gli chiesero conto proprio di quella serata ‘fuori dalle regole’, il tecnico gigliato disse: "In quella occasione non furono i cosiddetti big a mettersi in luce in termini negativi, ma soprattutto i piu’ giovani della squadra…". Anche se poi, in realtà, a rischiare la denuncia furono due centrocampisti della Fiorentina, uno fra l’altro cavallo di ritorno di questa estate.
L’allenatore viola non ama mettere regole troppo ferree, o fare blitz nelle camere dei giocatori come faceva Giovanni Trapattoni, ma quest’anno a Moena ha scelto una location alberghiera per il ritiro più isolata rispetto agli ultimi due anni, per dare maggiori ore d’aria ad un gruppo che sara’ sicuramente torchiato dal punto di vista fisico, da questo pomeriggio in poi. Per Cristiano Piccini, Nii Ashong, Marko Bakic, Kenneth Zohore, Amidu Salifu, Michele Camporese, Federico Bernardeschi, El Khouma Babacar, ed i neo arrivi Octavio e Belek, ma non solo per loro, un esame da superare anche e soprattutto dal punto di vista disciplinare. Magari già a partire da domani sera, visto che Mario Gomez festeggera’ in ritiro, come Cerci due anni fa, il suo 29esimo compleanno, con bis del portiere Neto, il 19 luglio prossimo, ultimo giorno fra le montagne della Val di Fassa, per la Fiorentina.