Giovani, Sità a CM 'Al Milan si lavora bene; e quella volta che allenai Inzaghi...'
"In Italia non valorizziamo i giovani come fanno all'estero". E' questa, purtroppo, la frase che spesso si sente dire da tifosi e addetti ai lavori parlando delle promesse calcistiche di casa nostra. Ma adesso in molti si dovranno ricredere, almeno per quanto riguarda il Milan.
Calciomercato.com ha infatti intervistato in esclusiva Francesco Sità, ex vice allenatore della Primavera del Milan di Stroppa, che ora ricopre un ruolo tanto importante, quanto innovativo nella società rossonera. Sità infatti fa parte di "Generazione Milan", un nuovo progetto, fortemente voluto da Filippo Galli, teso ad aiutare al massimo i giovani rossoneri durante la loro crescita.
"Questo progetto ha l’obiettivo di svolgere lavori tecnici-tattici, fisico-coordinativi e psicopedagogici per alcuni elementi della parte agonistica (Primavera, Allievi Nazionali e Regionali, Giovanissimi Nazionali) che la società Milan ritiene possano avere prospettive di alto livello - spiega il giovane allenatore -. Il mio compito quindi è quello di addestrare individualmente dal punto di vista tecnico-tattico questi ragazzi al fine di esaltare le loro qualità cercando anche di migliorare i difetti".
Sità pone l’accento poi sulle qualità di Stroppa: "Giovanni è un mister preparatissimo, con qualità rare. E’ prima di tutto una persona meravigliosa e solare, poi, come allenatore credo possegga tutti requisiti necessari per fare una grande carriera. E’ preparatissimo a livello tattico, tecnico, ha equilibrio, sa relazionarsi facilmente con i giocatori mostrando disponibilità e sensibilità nell’avvertire e comprendere le situazioni, così come con l’intero staff, la società e i media - l'elogio di Sità -. Cura meticolosamente ogni dettaglio nella fase offensiva, difensiva, di transizione, sulle palle inattive. Ma è soprattutto nella fase offensiva che da il meglio di sè, credo che chiunque l’abbia visto lavorare ammetterebbe che sia semplicemente straordinario. I frutti del nostro lavoro si sono infatti visti anche nella Primavera: se è vero che abbiamo faticato un pochino all’inizio per trovare il miglior assetto possibile e, purtroppo, non abbiamo avuto nemmeno un pizzico di fortuna nel conseguire alcuni risultati nonostante le buone prestazioni, è altrettanto vero che da gennaio in avanti la squadra ha sviluppato una vera e propria identità, giocando un bellissimo calcio, propositivo e divertente, centrando ben dodici vittorie di fila che ci hanno permesso di accedere alle fasi finali".
E proprio sugli ex giovani del Milan Sità non ha dubbi: "Ho avuto il piacere di lavorare con tanti ragazzi con qualità importanti, credo che tanti di loro (alcuni già lo fanno) faranno sicuramente i calciatori professionisti. E anche adesso credo di avere fra le mani molti futuri campioncini".
Sità passa poi a svelare alcuni aneddoti riguardanti i "Vecchi" del Milan, quei campioni che tanto hanno vinto in prima squadra con la maglia rossonera: "I calciatori della prima squadra si sono tutti sempre comportati con me benissimo, mostrando sempre interesse per i miei ragazzi e per il mio lavoro. Ho avuto anche la grandissima soddisfazione di allenare individualmente Pippo Inzaghi dietro sua richiesta e per me è stata un’esperienza fantastica, che rimarrà sempre nei miei ricordi più belli. Pippo è davvero un evergreen, si allenava al 120%, sembrava di essere a contatto con un giovanotto, non con uno dei goleador massimi della Champions League. Ma non posso non parlare anche dei vari Nesta, Seedorf, Gattuso, Pirlo fino all’anno scorso, o di Favalli qualche anno fa: sono stati eccezionali, hanno dato tantissimi consigli ai ragazzi della Primavera ed è certamente anche grazie a loro che i ragazzi sono migliorati".
Ed ecco che arriviamo al ricordo più bello. “Prima della nostra finale di Coppa Italia a San Siro tutti i giocatori della prima squadra sono venuti a vederci e a incoraggiarci. Sono scesi negli spogliatoio prima della partita, per darci forza, starci vicino, darci una mano. E anche lì senza scendere in campo sono stati strepitosi. Abbiamo giocato e vinto la finale. E dopo il triplice fischio, una volta ritrovatici tutti quanti insieme nello spogliatoio si sono complimentati con noi per il trionfo. Un episodio emozionantissimo, che resterà indelebile nella mia memoria e in quella dei ragazzi della Primavera”.
Sità, che quest'anno lavorerà per la sesta stagione consecutiva al Milan ringrazia poi Evani, "E' grazie a lui che sono qui, il mister della Nazionale Italiana Under 19 è stato il primo ad aver creduto nella mia persona e nelle mie capacità, non posso non essergli riconoscente", spiega di "Ispirarsi ad Italo Galbiati, ancora oggi e non per niente fortemente voluto da Fabio Capello nel staff della Nazionale Inglese, una persona eccezionale e maestro dell’addestramento tecnico che probabilmente ha allenato i più grandi campioni del calcio", e chiude analizzando la prima squadra del Milan: "Il team è come sempre fortissimo, anche in una situazione difficile come quella attuale per via dei tanti infortuni, riesce sempre ad uscirne indenne o quasi. Nel momento in cui tutti i giocatori saranno recuperati sarà competitivo come al solito su tutti i fronti, sono certo che potremo dire la nostra sia in campionato che in Champions".