Gillet, la saracinesca:|'Che rabbia il rigore di Pozzi'
Ha fatto gli straordinari per la prima volta, ma alla fine ha regalato una certezza al Toro. Con Jean- Francois Gillet tra i pali la squadra granata è al sicuro e a Genova ieri si è visto quale contributo può dare un portiere di primo livello. Interventi decisivi, tanta sicurezza nella gestione delle situazioni più delicate, nervi saldi quando la bagarre esplode e un rigore quasi parato. «Avrei voluto respingere anche il tiro di Pozzi – si rammarica il numero uno belga - e quella sì che sarebbe stata una parata determinante perché a quel punto avremmo vinto la partita. Ho intuito il tiro, ci sono quasi arrivato, ma la palla è passata proprio sotto la mia mano». Lo stesso Pozzi ha tremato prima di gioire per l’1-1 della Samp. «Mi aveva già parato un rigore quando era nel Bari – ha ricordato l’attaccante -, ma questa volta ho segnato e ringrazio Maxi Lopez che mi ha lasciato tirare sotto la curva dei tifosi».
«Abbiamo affrontato una squadra molto forte – analizza Gillet dopo il pareggio di Marassi -, ma a pochi minuti dalla fine eravamo in vantaggio noi. Ecco perché rosico ancora se penso a quel tiro di Pozzi dal dischetto. Contro la Sampdoria ho dovuto fare più parate di tutte le tre precedenti partite, ma è giusto così: eravamo nel fortino di una squadra che ha sempre vinto. E anche contro i blucerchiati abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta, equilibrata e che sa giocare a calcio». Con un Gillet così, il Toro guarda con fiducia alla partita di mercoledì sera all’Olimpico contro l’Udinese. «Se riusciremo ad essere anche più concreti – dice il portiere granata -, allora sarà ancora più bello giocare in casa nostra contro i bianconeri». Un invito che via Twitter arriva anche dal capitano Rolando Bianchi, nuovamente a segno dal dischetto. «Grazie a tutti… Ora vogliamo la bolgia mercoledì».
