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    Gilardino: 'Le mie sensazioni e la mia volontà sono sempre state il Genoa. Trovato un accordo verbale con il club'

    Gilardino: 'Le mie sensazioni e la mia volontà sono sempre state il Genoa. Trovato un accordo verbale con il club'

    Alla vigilia del match contro il Milan, il tecnico del Genoa Alberto Gilardino ha parlato in conferenza stampa dal centro sportivo "Gianluca Signorini" di Pegli.

    Come sta Gudmundsson?
    "Faremo delle valutazioni nella giornata di oggi. Avremo la rifinitura e poi partiremo per Milano. Speriamo e ci auguriamo di recuperarlo".

    Matturro questa settimana si è allenato in gruppo. Verrà convocato? E come stanno gli altri?
    "Alan si allena da qualche giorno con la squadra. Ha fatto un percorso lungo e avevamo il desiderio di riportarlo in squadra il più veloce possibile. Così è stato. Ha grande voglia di rientrare, devo fare delle valutazioni per domani ma lui deve continuare il suo percorso di allenamento quotidiano ma mi auguro nelle prossime partite di portarlo in panchina e magari riuscire a utilizzarlo".

    Quante conferme ci saranno e quante novità di formazione ci saranno?
    "Vitinha si è ritagliato un piccolo spazio nell'ultima partita. Anche lui sta recuperando la forma migliore e il desiderio è di dargli una certa continuità nel minutaggio. Dovrò fare delle valutazioni qualora non ci sia Albert o se riuscirò a recuperarlo. Ci saranno alcune conferme. La volontà è dare continuità ma allo stesso tempo c'è la volontà di vedere giocatori che nell'ultimo periodo hanno avuto un minutaggio inferiore rispetto ad altri per fare una valutazione insieme alla società per il futuro".

    Per il futuro c'è stato qualche passo avanti?
    "La situazione è che abbiamo trovato un accordo verbale con la società. Nei prossimi giorni ci rivedremo e sono contento, felice. E' sempre stato il mio desiderio e la mia volontà. Ne avevo parlato insieme alla società nelle passate settimane. La volontà di dare continuità a un lavoro insieme a squadra e staff, la possibilità di riconfermarsi. Ora mancano i dettagli ma c'è stato un accordo verbale molto positivo".

    Linee guida per il futuro?
    "Il futuro si chiama Milan perché è la partita di domani. Ho trasferito questo pensiero alla squadra ed è quello che devono avere i ragazzi in questo finale di campionato: voglia di stupire, di giocare in tutti i campi per giocarci le partite alla pari. Sapendo che domani affrontiamo una squadra forte, di talento e allenata molto bene da mister Pioli. Il Milan è secondo in classifica e ha una media punti simili a quando hanno vinto il campionato. La differenza è che l'Inter sta giocando un campionato a parte. E' una squadra forte sulla palle inattive. Sappiamo che squadra affrontare in uno stadio prestigioso".

    Retegui?
    "Per gli attaccanti il gol è una cosa importante. E' una cosa stimolante negli attaccanti. Quello che gli dico è di rimanere concentrato su quello che di buono sta facendo e su quello che di buono serve alla squadra. Poi saranno gli episodi ad andare verso di lui e sicuramente ritornerà al gol".

    Voi e il Milan avete centrato i rispettivi obiettivi. Quanto può fare la differenza questo?
    "Premesso che siamo molto felici di aver raggiunto l'obiettivo prefissato con cinque giornate di anticipo. Bisogna dare atto al lavoro svolto dai ragazzi in questa stagione straordinaria e dare continuità sotto il punto di vista dell'atteggiamento e della voglia di andare a migliorarsi nel singolo, nel collettivo e nella voglia di stupire e aggrapparsi al risultato. Queste sono considerazioni importanti da fare. Il Milan è una squadra che in ogni momento della partita può mettere in difficoltà tutti. Sappiamo che ambiente troveremo ma noi dobbiamo cercare di limitare la loro bravura ed esaltare le loro qualità quando avremo la palla e saremo nella metà campo avversaria".

    Hai provato più coppie offensive in stagione. Quale preferisci?
    "Mi piacciono tutte le soluzioni che possiamo adattare e che sono in sincronia col modo che ha di comportarsi la squadra. Albert è più una mezzala offensiva, un trequartista rispetto a Vitinha che è più una seconda punta. Vitor arriva da un infortunio, è rientrato, ha fatto una buona parte di partita e ora lo valuteremo".

    Ci credevi di fare questi 42 punti?
    "Il sogno era quello. Partendo in ritiro ci sono state delle difficoltà oggettive ma mano a mano ho sempre avuto la fotografia chiara che questa squadra avesse qualcosa di forte dentro di sé e avesse grandissime qualità umane che ci hanno permesso di fare questo campionato importante. Ci abbiamo sempre creduto, abbiamo sempre lottato e questa è stata la forza dei ragazzi. Sono molto contento".

    Il rinnovo vicino?
    "Le mie sensazioni e la mia volontà è sempre stato il Genoa. Nelle interviste la percezione era quella e dalle mie parole si è sempre percepita questa volontà. Ed è normale che ci sia questo attaccamento a questi colori e a chi mi ha dato questa possibilità di intraprendere questo percorso. Bisogna dare atto alla società di aver creduto in me e insieme possiamo continuare a fare un ottimo lavoro".

    Il finale di campionato?
    "Dobbiamo continuare a sognare e migliorarci. Deve essere un input collettivo e personale cercando di fare più punti possibili. Sappiamo domani che sarà una partita difficile e impegnativa come lo sono state tutte. Questo campionato ti porta ad incontrare squadre organizzate. Devi essere sempre dentro la gara e avere una grandissima attenzione".

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