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  • Gila:| Non si accontenta mai

    Gila:| Non si accontenta mai

    Un'altra zampata di altissima qualità. Così Alberto Gilardino è riuscito a riaccendere l’entusiasmo del popolo viola che fino a quel momento aveva sofferto e sbadigliato. Ci voleva proprio quel guizzo da campione, ma soprattutto c’era bisogno che la sua rete (non com’era accaduto a Roma) consegnasse alla squadra viola i tre punti. 
    «E’ una vittoria molto importante _ è il commento del bomber gigliato _, è una vittoria utile e che fa morale, ma ancora non abbiamo risolto tutte le nostre difficoltà. Siamo troppo discontinui e quindi dobbiamo pensare a crescere e migliorare. Rimane il fatto che ciò che contava davvero era prenderci i tre punti contro il Cesena e adesso abbiamo la possibilità di prepararci al meglio alle prossime partite». 

    L’attaccante viola si gode il lampo sparato nella porta del Cesena, sorride davanti i microfoni della tv che lo elegge migliore in campo del match di ieri sera e si prepara a continuare la sua personale striscia positiva in occasione del ritorno alla sua vecchia casa, il Milan. Poi la parola passa ad altri due fra i viola che contro il Cesena se la sono cavata egregiamente, Gianluca Comotto e Mario Santana. Il difensore, dopo quanto accaduto mercoledì a Roma, con il reparto arretrato gigliato sul banco degli imputati, questa volta dirotta sui compagni di reparto una bella dose di elogi. «La difesa, la nostra difesa _ precisa Comotto _ sta crescendo. Abbiamo lottato contro un avversario molto veloce e che avrebbe potuto farci del male. Non abbiamo mollato mai, neppure un secondo e alla fine il risultato ci premia. Giustamente». 
    Comotto applaude la prodezza di Gilardino e rivede un paio di azioni con le quali la Fiorentina avrebbe potuto rendere ancora più netto il risultato finale. «Sì, volevamo un’altra rete e per poco non è riuscito di segnare anche a me. Peccato, ci tenevo e mi avrebbe fatto piacere». Anche Santana applaude alla vittoria della Fiorentina, si concentra sulla nuova classifica, decisamente più lontana dal baratro della zona retrocessione, ma poi si concentra su una precisazione che probabilmente farà riflettere anche Mihajlovic. Lui, l’argentino, non se la sente più di recitare il ruolo del mediano improvvisato. «Se continuerò ancora a giocare in questo ruolo? _ domanda Santana _. Non penso di avere un futuro come centrocampista centrale. Sono nato come esterno e quindi è in questa posizione che posso e voglio dare il massimo. Sono abituato a soffrire e a lottare, ad adeguarmi a ogni situazione, ma il mio ruolo rimane quello sulle corsie esterne». 


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