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Gigi Riva Week, il ricordo di Nicola, Deiola e Pavoletti: "Ha dato onore alla Sardegna"
MISTER NICOLA - "Sono molto orgoglioso di essere qui. Nell'aria si sente la presenza di Gigi, ma si sente quest'aria speciale in Sardegna proprio, come arrivi. Io non ho conosciuto Gigi Riva, ho conosciuto il figlio. Ho cercato di capire personalmente tante cose e devo dire che a me ha ispirato una sensazione che aldilà della persona ha fatto capire che chiunque rappresenti questa squadra in parte rappresenta anche lui. Secondo me c'è un valore veramente importante che si dice poco. Il successo non si misura solo dai trofei che puoi conquistare ma anche in base al riconoscimento e rispetto che ti dimostri alle persone che devi rappresentare. Con questo spirito uno dà tutto sé stesso, per avere consapevolezza che si rappresentano persone con una storia particolare"
ALESSANDRO DEIOLA - " Chi arriva qua è abbastanza informato riguardo a Gigi Riva ed è giusto così perché sei qui a rappresentare una maglia importante, unica, quella indossata da Gigi, colui che ha portato in alto i valori di questa terra, di questi colori. Chi indossa questa maglia almeno un po' di orgoglio in più deve metterlo rispetto ad altre piazze. Sicuramente Gigi ha lasciato umiltà , determinazione, la voglia di inseguire nel piccolo un qualcosa di grande. Lui ha portato con onore in alto una terra che sino ad allora nessuno calcolava, una terra in cui nessuno credeva. Ha dato un nome all'isola , un qualcosa per cui guardare a testa alta tutti ed essere guardati a testa alta ovunque"
LEONARDO PAVOLETTI - "Giocare qui, nel ruolo di attaccante, non ci si abitua mai ad essere sotto l'ombra di questo campione. I numeri sono sempre là e i numeri ti schiacciano molte volte. Ognuno ha i suoi pregi e difetti ma è giusto che lui sia lì, speriamo che qualcuno un giorno si possa avvicinare ai numeri di questo campione. Provare a raggiungerlo è uno stimolo veramente grande, noi ci proviamo. Riva ha unito questo popolo, un popolo che per anni ha sofferto e che quando gioca il Cagliari si trasforma in fratelli e sorelle. Sappiamo di rappresentare tante persone per cui il Cagliari è una parte della propria famiglia. Ha reso onore a questa città, regione, questo è il grande dono che ci ha fatto"
Ora avrebbe fatto la differenza come faceva allora, era un giocatore moderno e lo sarebbe tutt'ora. Forza, classe, determinazione. Potrebbe essere veramente il Cristiano Ronaldo o Mbappe di turno.
Grazie di cuore per quello che ha rappresentato per me da piccolo e per quello che ha fatto par questa maglia e terra. Cercheremo in tutto i modi di portare avanti il suo ricordo, lotteremo anche per il suo onore.