Ci sono gesti che distinguono la vita di ogni uomo e ne dimostrano la statura morale. Fra questi dobbiamo annoverare la visita di due ore che Gigi Riva ha voluto rendere a Massimo Cellino, nel carcere cagliaritano di Buoncammino, dove il presidente del club rossoblù è detenuto da undici giorni, in relazione all'inchiesta Is Arenas.

Riva appartiene agli Immortali del calcio. Egli è un simbolo bellissimo del Cagliari, della Sardegna e della Nazionale, di cui è tuttora il capocannoniere assoluto (42 presenze, 35 gol: record che detiene da 39 anni, 4 msi e 24 giorni, da quando lo strappò a Giuseppe Meazza). 

Riva è l'Icona del Cagliari soltanto per essere il cannoniere dello storico scudetto 1970 e perchè Gianni Brera l'ha chiamato Rombo di Tuono, coniando per lui una delle immagini più felici della lingua universale dello sport.

Riva ha testimoniato con la sua scelta di vita, intesa in senso letterale, quanto forte e quanto indissolubile sia il suo amore per la fantastica terra sarda e per i sardi.

A Cagliari, chi li conosce bene sostiene che negli ultimi vent'anni i loro rapporti non siano mai stati idilliaci, scaturendo da visioni differenti del calcio, della questione stadio del Cagliari che per Riva è sempre stato il Sant'Elia e per Cellino, invece, ha avuto sbocchi ben diversi e certamente inimmaginabili, considerato tutto ciò che è accaduto.

Ma, proprio perchè Riva e Cellino non si sono mai amati e, spesso, sono stati divisi da accese polemiche, la visita del primo al secondo è stata un atto di solidarietà umana e di significato profondo. Anche agli occhi dei tifosi rossoblù, i quali stanno sopportando di tutto e di peggio senza colpa alcuna, ma, semplicemente, reclamando il diritto di avere una casa moderna ed efficiente per la loro grande squadra.

Il gesto del Campione, compiuto con la riservatezza che una volta di più fa onore al personaggio, consolida la passione e l'amore dei tifosi per il Cagliari e, certamente, rincuora Cellino, impegnato a dimostrare la correttezza e la regolarità dei propri comportamenti.

Con serietà e scrupolo, la magistratura sta facendo il proprio lavoro. Soltanto quando sarà stato terminato, probabilmente capiremo molte cose del guazzabuglio Is Arenas dopo che i giudici avranno chiarito le responsabiità e le eventuali violazioni della legge.

Ma qui, oggi, ciò che conta è rimarcare l'intervento di Riva. Il Tuono ha rimbombato ancora.

Xavier Jacobelli

Direttore Editoriale www.calciomercato.com