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    Giampaolo: 'Nessun caso Piatek, può giocare Bonaventura. Rischio la panchina? Vi dico che...'

    Giampaolo: 'Nessun caso Piatek, può giocare Bonaventura. Rischio la panchina? Vi dico che...'

    • Daniele Longo, da Milanello
    Il Milan si lecca le ferite dopo il derby perso malamente. Domani sera contro il Torino i rossoneri andranno alla ricerca di punti importanti per la classifica e il morale. Marco Giampaolo presenta la sfida nella consueta conferenza stampa della vigilia

    SUI GIORNI E L'AMBIENTE DOPO DERBY: "La percezione dei tifosi la posso immaginare, dopo una sconfitta nel derby è di delusione. Noi abbiamo il dovere di continuare, ripartire, rialzarsi, mettere a posto le cose. La squadra è sempre più fidelizzata, lavora bene. Ha saputo mettere da parte la delusione. Bisogna reagire a testa alta, quella partita non si può rigiocare. Non deve essere una voglia forzata".

    SUL TORINO: "E' una squadra ostica, forte fisicamente e con buone individualità.  A prescindere dalle qualità dell'avversario, il Milan deve andare lì a fare la sua partita".

    SUL TURNOVER: "Dobbiamo migliorare il palleggio, dobbiamo avere la capacità di legare il gioco, dobbiamo fare tante cose meglio. Sul turnover abbiamo giocato sabato, le scelte che farò sono in funzione della partita e non sul turnover".

    SU UN MILAN DA QUARTO POSTO: "Significa poco per me. Devi lavorare per meritare di arrivare al meglio, non fissare un obiettivo. Dove arriveremo dipenderà dalla qualità del lavoro. Io ho fiducia nella squadra, nel fatto che deve migliorare. Bisogna capire cosa fai per raggiungere quell'obiettivo".

    SUL PEGGIOR ATTACCO E IL CASO PIATEK; "E' giusto che deve migliorare in avanti. Piatek non è un caso, dobbiamo lavorare per metterlo nelle migliore condizioni".

    SULLA VOGLIA DI VEDERE IL SUO MILAN: "Io sono consapevole di quello che siamo oggi. Mi rendo conto delle cose da migliorare. In questo momento non siamo contenti, nessuno lo è, stiamo lavorando per essere più forti e convincenti. Conosco bene le difficoltà le difficoltà della squadra, lavoriamo per trovare le soluzioni, lo abbiamo fatto anche questa settimana. La disponibilità dei ragazzi è massima".

    SUL CONFRONTO CON I DIRIGENTI: "Loro sono sempre presenti agli allenamenti, quotidianamente ci si scambia opinioni, ma niente di particolare".

    SULLE DIFFICOLTA' DI CHI HA CAMBIATO L'ALLENATORE E LA TABELLA DI MARCIA: "Io una delle prime cose che ho detto è che il tempo sarà il mio primo alleato o nemico. Io ho fiducia nel tempo, mi andrò a prendere da quel tempo. Dovrò essere supportato dai risultati, perchè il Milan ha blasone, ha milioni di tifosi, ha alzato le coppe e sono cosciente. Ma non posso fare dei tagli, vado avanti coerentemente con i miei step".

    SE SI SENTE A RISCHIO: "Non penso a queste cose, penso a lavorare e a fare bene".

    SUGLI ATTACCANTI FUNZIONALI AL SUO GIOCO: "Il Milan è un'altra cosa rispetto alla Samp. Questo Milan ha altre caratteristiche, bisogna lavorare per far rendere al meglio i giocatori. Non c'è nessun caso Piatek e nessun caso sullo schieramento dell'attacco. Il mio lavoro deve aiutare i giocatori offensivi a rendere al meglio".

    SULLA BRILLANTEZZA: "La brillantezza è un aspetto importante, io e il mio staff ci teniamo molto. Le mie squadre non sono mai rotonde, mi piacciono le squadre che giocano con intensità. Lavoriamo molto su questo in allenamento".

    SUGLI ACQUISTI SCELTI DA LUI: "Domande sul mercato non dovete farmele, è chiuso. E' una cosa passata, non si ragiona col senno di poi. Non ci sono giocatori targati Giampaolo, o Maldini o Boban, esistono giocatori targati Milan. Non guardo la carta d'identità, o da dove arrivano, questo lascia aperture a delle insinuazioni. Sono tutti allineati e coperti, io giudico quello che fanno in campo. Casomai sono mie le responsabilità".

    SU SUSO: "Suso sabato scorso dopo un quarto d'ora è tornato nella sua mattonella pur partendo in posizione diversa. Abbiamo giocato con Suso, Piatek e Leao con tre attaccanti puri. A me Suso piace da tutte le parti, non dispiace da trequartista. E' mettere in condizione gli altri calciatori di far bene come Suso in quel ruolo. E' la sintesi tra le caratteristiche di tutti gli attaccanti che fa la differenza. Fino ad ora abbiamo parlato di Suso come ala o trequarti ma devo mettere a  posto anche gli altri come Rebic. Devo trovare la quadra".

    SE PUO' ESSERE LA PARTITA DI HERNADEZ E BENNACER: "O Bennacer o Biglia, o Theo o Rodriguez".

    SU BONAVENTURA: "Sta molto meglio, cresce giorno per giorno. Domani potrebbe ritagliarsi uno spazio. Può giocare in mezzo o nei tre davanti. Dipende dal modo di giocare, può far tutto. Può fare l'ala, la mezzala, il trequartista, dipende da cosa chiedi in quel ruolo".

    SU COSA SALVA DEL DERBY: "Tante piccole cose invisibili per voi le ha fatte bene, poi ci siamo persi su qualche dettaglio. Bisogna sbagliare meno passaggi, per esempio. Non è tutto da buttare. So che la sconfitta in un derby porta tante polemiche, ma so cosa abbiamo fatto bene e cosa no".

    SU COME MIGLIORARE IL DATO CHE LO VEDE ULTIMO PER TIRI IN PORTA: "Voglio giocare nella metà campo avversaria con più giocatori possibili. Dobbiamo migliorare in questo conteto perchè poi il tirare in porta è una logica conseguenza".

     

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