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Giallo a Theo Hernandez in Verona-Milan, dirigente Aia: 'Il Var non poteva intervenire'
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Ma il giallo nato da un'esultanza equivocata, poteva essere tolto dal VAR?
LA SPIEGAZIONE DELL'AIA - La risposta l'ha data Matteo Trefoloni, dirigente dell'AIA, nel corso di 'Open VAR' su DAZN: "Non entro nello specifico dell'episodio, è invece importante spiegare che il VAR interviene esclusivamente in caso di espulsione o o in caso di identità sbagliata, cioè quando viene ammonito un giocatore che non è il reale destinatario del cartellino. Il VAR non ha la possibilità di intervenire su provvedimenti discilpinari in nessun altro modo".
In studio si è poi analizzato il tema delle esultanze e del rischio che possano diventare provocazioni specie se eseguite sotto la curva avversaria. Sul tema, Trefoloni ha commentato: "Sicuramente nel momento in cui l'atteggiamento dovesse essere interpretato come in qualche modo provocatorio o irrispettoso, è ovvio che viene chiesto all'arbitro di intervenire in maniera opportuna".
IL GIALLO A TOMORI - Non solo l'ammonizione a Theo Hernandez, nel corso di 'Open VAR' è stato analizzato anche il cartellino giallo rimediato da Fikayo Tomori in Verona-Milan per fallo su Tijjani Noslin. Il VAR ha confermato il giallo ed escluso la possibilità di una trasformazione in rosso per chiara occasione da gol, Trefoloni sfrutta l'episodio per entrare nel dettaglio del regolamento: "Questo fallo di per sé sarebbe già imprudente e meriterebbe il giallo per l'intensità del fallo, però quello che ci interessa qua - che è quello che poi vanno ad analizzare arbitro, assistente e poi VAR nel chiuderlo - è se possa essere un fallo tattico che possa portare da un'ammonizione per azione promettente che viene interrotta a un'espulsione per aver interrotto un'evidente occasione da rete. Ricordando i quattro criteri che abbiamo e che gli arbitri hanno da far rispettare, che sono la distanza dalla porta, la direzione complessiva, il controllo o probabile controllo del pallone e il numero di difendenti. Qua difendenti non ce ne sono più a quel punto, il controllo del pallone ragionevolmente sarebbe stato recuperato, la distanza ci può stare ma la direzione no: il pallone va chiaramente verso la bandierina. Manca uno dei quattro criteri, per arrivare all'espulsione tutti e quattro devono essere rispettati".