Giaccherini: una terza scelta della Juve titolare nell'Italia di Prandelli
La storia di Emanuele Giaccherini non è mai stata banale. E' sempre stata caratterizzata da sorprese, colpi di scena e tanto sacrificio. Ai tempi del Bellaria Igea Marina un grave infortunio fu sul punto di convincerlo a lasciare il calcio per una vita da operaio in fabbrica, nei primi anni di Cesena non veniva considerato buono nemmeno per la Lega Pro. Giaccherini ha saputo vincere i pregiudizi e passo dopo passo si è guadagnato prima la Juventus poi una maglia da titolare. Ma non quella bianconera. Giaccherinho, come viene soprannominato da Conte, domani sera a Sofia sarà nell'undici di Prandelli per la prima sfida di qualificazione a Brasile 2014, contro la Bulgaria. Giocherà sulla corsia di sinistra di centrocampo, nel 3-5-2, una scelta ponderata e studiata dal ct azzurro, che stavede per lui, come dimostrato durante l'ultimo Europeo in Polonia e Ucraina.
E la Juve? Lo considera importante, "funzionale al progetto", ma solo un terza scelta. Sulla corsia sinistra, dietro a De Ceglie e Asamoah, sull'esterno destro, alle spalle di Lichtsteiner e Isla (senza dimenticare Padoin), e in mezzo al campo, dove Marrone e Pogba sembrano averlo superato nelle gerarchie di Conte. In questo inizio di stagione ha giocato solo quattro minuti della Supercoppa Italiana con il Napoli. Per il resto solo tanta panchina, quella panchina che domani, con la maglia azzurra addosso, vedrà dal campo.