Giaccherini:| 'Juve sogno avverato'
Ci sono momenti nella vita in cui tutto fila davvero per il verso giusto. Emanuele Giaccherini, da qualche mese ne sta vivendo uno che si augura non finire mai: l’11 giugno si è sposato, tra circa mese diventerà papà e, nel mezzo, è arrivato il trasferimento alla Juventus.: «Sono sogni che si avverano, meglio di così, davvero non potrebbe andare», commenta Emanuele dagli studi di Juventus Channel, dove ha partecipato alla trasmissione Filo Diretto, entrando così in contatto con i suoi nuovi tifosi per la prima volta.
Con i compagni il contatto c’è invece già stato e si è rivelato una piacevole sorpresa: «Sono stato accolto benissimo e le sensazioni sono più che positive. Pur essendo arrivato in una squadra tra le più importanti d’Italia e d’Europa, popolata di campioni, mi sono sentito subito trattato come uno di loro».
Arrivare alla Juve è sempre un traguardo, ma per Emanuele, che ha fondato tutta la sua carriera sul duro lavoro, è un punto di partenza: «I primi tre campionati da professionista li ho giocati in serie C. Lì c’è più agonismo, più corsa e meno tecnica che aumenta e man mano che si cambia categoria. Quando arrivi in A, puoi correre quanto vuoi, ma devi avere anche la qualità, altrimenti non vai da nessuna parte. Io ho sempre creduto che impegnandomi sarei arrivato e ora che sono in alto non ho intenzione di fermarmi. Ho grande voglia di dimostrare il mio valore e di fare il più possibile per questa squadra. Sono una persona molto determinata sul lavoro e sono convinto che questo ti permetta di raggiungere qualsiasi obiettivo».
Parole queste che suoneranno come musica per le orecchie di Antonio Conte, che sul duro lavoro vuole costruire la sua Juve: «E’ vero, con il mister si fatica parecchio e ne abbiamo avuto una prova anche in questi giorni in cui non si è giocato. Ci ha messo davvero sotto, ma è un bene, perché è l’unico modo per crescere».
Con le sue qualità Giaccherini è perfetto per il modulo di Conte. Potrà far valere la sua velocità e anche la capacità realizzativa: «Lo scorso anno, giocando nel 4-3-3 ho segnato sette gol. Forse con il 4-2-4 sarò un po’ più lontano dalla porta, ma spero comunque di riuscire a raggiungere e magari superare quella cifra. Conte mi chiede sacrificio e qualità nell’uno contro uno e penso di avere le caratteristiche per soddisfare le sue esigenze».