Getty Images
Giaccherini: "Conte perfetto per l'Inter, ma i suoi allenamenti sono terribili!'
SUL RAPPORTO - "Alla Juventus è andata molto bene grazie a lui. Mi ha detto di stare tranquillo e mi ha aiutato. Il giorno successivo al mio esordio mi mandò un messaggio per rincuorarmi perchè non avevo fatto una grande prova. Mi scrisse di stare tranquillo perchè la prima volta in quello stadio poteva succedere di non rendere al massimo e mi stimolò a dare sempre di più. Quelle parole le ricordo ancora perchè furono bellissime e avevo bisogno di sentirmele dire. Penso che allo stesso modo di sarà comportato con altri suoi calciatori: crea un rappoto eccezionale con i suoi uomini, li fa crescere e permette loro di rendere più di quel che possono".
SUGLI ALLENAMENTI DI CONTE - "Terribili...Li ho provati sulla mia pelle sia alla Juve che in Nnazionale, soprattutto durante la preparazione dell'Europeo, e vi posso assicurare che a fine pomeriggio avevo solo voglia di tornare a casa e di mettermi sul divano a vedere la tv. Conte è uno che ti spreme perchè basa sul lavoro in campo i suoi successi. Le sue parole d'ordine sono cultura del lavoro, sacrificio, voglia di lottare e fame".
SULLA TESTA - "Mette i giocatori in condizione di sapere tutto quello che devono fare quando scendono in campo. Con lui l'ansia da prestazione non esiste perchè, anche se non stai bene fisicamente, sai sempre dove ti arriverà la palla, come devi giocarla e i movimenti da fare".
SULLA MENTALITA' - "Potete starne certi...Sostiene giustamente che chi arriva secondo non viene ricordato perchè nella storia entrano solo coloro che vincono. Anche Allegri la pensa così, hanno ragione".
SULLE ESULTANZE - "Ci piacevano tanto, ci davano ancora più carica. E' bello quando il tuo allenatore ha questo spirito e partecipa così alla gara".
SULLE ARRABBIATURE - "Diciamo che quando bisogna usare il bastone, lo usa. Non è un allenatore semplice perchè pretende sempre il massimo e questo delle volte ti porta ad esaurire le energie".
UNA PAROLA PER DESCRIVERE CONTE - "Leader. Lo era da calciatore e lo è da allenatore".
SUL PENSIERO DEGLI JUVENTINI - "Il mister ha sempre detto che si sarebbe comportato da professionista dopo il suo addio a Torino. Lo stesso farà Sarri se andrà alla Juve. In questo caso come la dovrebbero prendere i napoletani? Nel calcio certe cose succedono".