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    Gheddafi jr torna libero: Perugia, la Juve, il doping, Bothroyd e quella querelle Gaucci-Spinelli...

    Gheddafi jr torna libero: Perugia, la Juve, il doping, Bothroyd e quella querelle Gaucci-Spinelli...

    In Italia lo si era visto, poco, con la maglia del Perugia. Era stato anche al centro di una querelle tra Gaucci e Spinelli, con quest'ultimo che lo voleva nel suo Livorno. "Sono uno come gli altri", così si era presentato, nel giugno del 2003, Al Saadi Gheddafi da giocatore del Grifo, "mi gioco la reputazione" aveva aggiunto. Giocò anche contro la Juventus, vincendo 4-3, quando era, di fatto, il secondo maggiore azionista del club bianconero con 7,5%, entrando al posto dell'inglese Bothroyd (definitivo pachidermico da La Stampa), in un ruolo non suo: centravanti. In teoria, Gheddafi jr, era un trequartista. 


    Tre mesi di squalifica per doping, poche presenze, un piano intero dell'Hotel Brufani a Perugia, Maradona e Ben Johnson come tutor, la maglia di Del Piero portata a casa, Al Saadi Gheddafi ieri è tornato libero dopo 7 anni di carcere a Tripoli. Tre anni fa era stato giudicato non colpevole dell'accusa di omicidio nei confronti dell'ex tecnico dell'Al-Ittihad Bachi Rayani, ma è stato comunque trattenuto in prigione in attesa del processo che lo vede imputato per gli atti di repressione avvenuti durante la rivolta libica di dieci anni fa. Mentre ne sono passati quasi 20 dalla sua comparsata in Serie A. 

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