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    Germania-Ungheria 2-2: l'impresa è solo sfiorata, passano i tedeschi. Affronteranno l'Inghilterra

    Germania-Ungheria 2-2: l'impresa è solo sfiorata, passano i tedeschi. Affronteranno l'Inghilterra

    • Andrea Barbuti
    L’Ungheria di Marco Rossi sfiora l’impresa all’Allianz Arena contro una pessima Germania. Szalai, Sallai, Kleinheisler e compagni vanno due volte in vantaggio, lottano per 94 minuti, difendendo stoicamente ma con ordine, senza soffrire troppo e a tratti mettendo sotto la Mannschaft. L’impresa, però, purtroppo è solo sfiorata. Nel finale una fortunata Germania trova il pareggio e la qualificazione al secondo posto del girone.

    IL PRIMO TEMPO - Sotto il diluvio di Monaco di Baviera l’Ungheria finisce il primo tempo in vantaggio 1-0. Il gol arriva all’11’, quando i ragazzi di Marco Rossi ripartono in contropiede sfruttando gli spazi lasciati liberi dalla Germania. L’Ungheria non segnava un gol alla Germania dal 1954 ed è una quasi omonima coppia tutta ‘tedesca’ a confezionarlo. Il centravanti del Mainz Adam Szalai (fresco, tra l’altro, di rinnovo, annunciato oggi) fa salire la squadra e si appoggia sull’esterno destro Nego, che scarica su Sallai, seconda punta del Friburgo e partner storico di Szalai in nazionale. Quest’ultimo riesce a infilarsi fra i due centrali tedeschi e chiama la palla al compagno, che lo serve con una pennellata morbida morbida. Il volo di Szalai per andarla a impattare è splendido, l’incornata in avvitamento, micidiale. Neuer tocca ma non riesce a impedire che il pallone entri in porta. È 1-0 Ungheria e la notizia arriva puntuale anche alla Puskas Arena di Budapest, dove i 50 mila ungheresi accorsi per vedere Portogallo-Francia impazziscono di gioia in un boato di almeno 5 minuti. All’Allianz Arena inizia invece l’assedio tedesco. L’Ungheria si compatta tutta dietro in trincea e prova a fare densità in area di rigore ma fatica a contenere le avanzate tedesche. L’occasione più importante arriva al 21’, quando Hummels colpisce la traversa di testa su calcio d’angolo. Immediatamente dopo, l’altro centrale, Ginter si ritrova solo in area di rigore ma, da due passi, calcia centrale, facilitando la respinta a Gulacsi. Dopo il 30’ l’Ungheria prende le misure alla Germania, che non riesce più a concludere verso la porta, e prova anche qualche avventura dalle parti di Neuer per alleggerire la pressione, ma senza mai rendersi pericolosa. La sensazione è di stare assistendo al più classico miracolo calcistico, ma mancano ancora 45 lunghissimi minuti.

    IL SECONDO TEMPO - Nel secondo tempo l’Ungheria soffre poco e difende con ordine. L’occasione più grossa ce l’ha proprio Sallai che, al 61’ prende l’incrocio dei pali con una bellissima punizione a giro. Al 67’, però, come un fulmine a ciel sereno arriva il pareggio della Germania: Gulacsi esce male su una punizione di Kroos e viene anticipato da Hummels, la palla arriva ad Havertz che da un passo, a porta vuota, segna di testa. La reazione dell’Ungheria è però incredibile. Alla prima azione dopo il calcio d’inizio si buttano tutti in avanti, Szalai stoppa un pallone morto di petto, lo difende e con un pallonetto serve l’inserimento di Schafer che batte Neuer. È incredibilmente 2-1. Anche dopo il secondo svantaggio, la Germania crea poco, ma nel finale, all’84’, Goretzka (entrato al 58’ al posto di un disastroso Gundogan) è il più veloce ad avventarsi su un pallone sporco nell’area ungherese e a sbatterlo rabbiosamente in porta. C’è anche una deviazione e questa volta Gulacsi non può nulla. L’Ungheria, stanchissima, prova a reagire, ma ormai non ne ha più. Resta l’impresa sfiorata e la meravigliosa partita dei ragazzi di Marco Rossi. L’avrebbero meritata loro. Sarebbe stata una storia bellissima. Escono comunque a testa alta.






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