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Germania-Italia, le pagelle di CM: luce Kean, Donnarumma horror, delusione Barella. Spalletti inspiegabile, ma non ha un Musiala
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ITALIA
Donnarumma 4: rischia di combinare una frittata sul corner che per poco non porta al vantaggio tedesco, non può nulla sul perfetto rigore di Kimmich mentre inspiegabilmente si fa trovare fuori dalla porta nell'assurda azione del raddoppio di Musiala. E' vero che è il capitano, ma il portiere non deve mai lasciare la porta sguarnita, ancor più se per lamentarsi con i compagni. Poi si riscatta con una bella parata sul solito Kimmich, ma l'errore commesso in precedenza è troppo grave.
Gatti 5: rimedia subito il giallo cercando inutilmente di anticipare Musiala, poi partecipa alla bambola che gli Azzurri subiscono dai tedeschi nel primo tempo, prima di abbandonare al 45' per non rischiare il rosso. (dal 46' Politano 6,5: entra con un buon piglio, era stato tra i più positivi nella partita di San Siro e non si capisce perché non sia stato confermato. Pericoloso in qualche discesa sulla fascia)
Buongiorno 5: Kleindienst è un cliente complicato e se ne accorge subito, il rigore e il giallo sono netti e inevitabili su una ripartenza che si poteva leggere molto meglio. Poi sale di tono, ma in disimpegno è tutto tranne che perfetto
Bastoni 5: sbaglia l'appoggio per il compagno di club Barella, che porta al tris di Kleindienst. Lontano parente dello splendido calciatore che si vede nell'Inter, appare spesso anche nervoso: probabilmente Inzaghi sa come esaltarlo, Spalletti no
Di Lorenzo 6,5: crea il primo grande pericolo per la porta tedesca, arpionando e crossando un pallone invitante per l'accorrente Kean, salvato da un miracoloso intervento di Tah. Sicuramente più a suo agio da quinto, si conquista il rigore che sarebbe potuto valere il pareggio, ma Marciniak lo toglie inspiegabilmente.
Barella 5: spreca subito un invitante tiro da fuori, sembra non avere molte energie dopo la bella prestazione dell'andata e lo conferma, facendosi nettamente anticipare da Mittelstadt in occasione del 3-0 tedesco. A volte si perde in proteste inutili.
Ricci 5: affonda nel primo tempo con il resto della nave, tocca pochissimi palloni e per un centrocampista non è mai un bene. (dall'85' Zaccagni 6: batte il corner da cui nasce il rigore del pari)
Tonali 5: non si vede mai, dopo la splendida prestazione dell'andata non solo non bissa ma non entra mai in partita, probabilmente anche per stanchezza. (dal 68' Raspadori 7 entra e pesca subito Kean che si inventa il gol del 3-2, poi innesca Di Lorenzo per il penalty priima assegnato e poi tolto da Marciniak, infine realizza il rigore del pari. Frizzante)
Udogie 4,5: a parte il buon cross in apertura di secondo tempo per Frattesi, che spreca, ripete la pessima prestazione di giovedì. Non sembra ancora pronto per questo livello.
Kean 7,5: nel primo tempo si fa spesso anticipare, nel secondo tempo cambia faccia alla partita. Prima approfitta del doppio errore di Sané e Kimmich per scaricare in rete il gol del 3-1, poi si inventa dal nulla la doppietta personale, saltando mezza difesa tedesca e battendo Baumann. L'unica luce in una serata non positiva. (dall'85' Lucca sv)
Maldini 4,5: parte con buona personalità e infatti lo picchiano duro, poi pian piano svanisce, peccando in qualche ripartenza invitante e anche nella precisione dei passaggi. Esce al 45' con una bocciatura pesante sulle spalle, forse serve qualche esperienza di livello in più in Serie A per puntare su di lui in Nazionale. (dal 46' Frattesi 5,5: spreca subito l'occasione del possibile 3-1, calciando in curva. Unica nota, serve di più per fare il titolare)
Ct. Spalletti 5: nella prima parte l'Italia patisce la differenza di ritmo con i tedeschi e non riesce a opporre uno straccio di idea o reazione, il gol del raddoppio tedesco è tragicomico e in generale l'Italia disputa un primo tempo inspiegabile. Paga qualche scelta scellerata, tipo puntare dal 1' su Maldini o iniziare l'azione con la costruzione dal basso, e la sensazione è che il passivo non sia più pesante perché nel secondo tempo la Germania cala vistosamente il ritmo. Poi, più per orgoglio e grazie anche a qualche suo cambio, gli Azzurri alzano la testa, soprattutto per merito di un Kean sugli scudi, Permane qualche dubbio se sia l'uomo giusto per cercare di portare l'Italia ai Mondiali.
GERMANIA
Baumann 6: incolpevole sui gol azzurri. Bravo a impostare con i piedi la manovra e a evitare la pressione degli attaccanti italiani
Tah 6: bene su Kean, rischiando l’autogoal ma salvando i suoi nell’unico tentativo degli azzurri nel primo tempo. Da lì imposta il pilota automatico e comanda. Nella ripresa perde l’uno contro uno con l’attaccante della Fiorentina ma svetta sull’ultimo cross pericoloso
Rudiger 6,5: si limita a fare il suo, accompagna spesso l’azione da dietro, allargandosi sulla destra e dando una mano a una manovra già di per sé fluida e bella da vedere (76’ Bisseck 6: debutta in nazionale, si presenta anche con un paio di folate offensive e sfiorando il goal)
Schlotterbeck 6,5: la mossa nuova rispetto all’undici di San Siro, quella che permette a Nagelsmann di passare a 3, una mossa vincente. Il difensore del Borussia Dortmund imposta, attacca e difende con personalità da big. Nell’opaca ripresa dei suoi compie un’ingenuità su Di Lorenzo ma il Var lo salva ed evita il rigore
Kimmich 7: il deus ex machina di questa squadra, capitano e leader. Dà qualità, idee, corsa e qualche trovata geniale come quella del 2-0. Viene preso in controtempo da Sané nella sfortunata rete del’1-3 quando mette a referto il suo terzo assist della gara, l’unico per l’Italia e per Kean. Cala, come tutti i suoi compagni, nella seconda parte della gara
Goretzka 7: assaltatore, rifinitore e bomber di scorta. In 180’ domina i centrocampisti italiani per fisicità, esperienza e personalità, troppo sottovalutato (62’ Amiri 5,5: entra ma non si vede)
Stiller 6,5: toglie il posto a Gross e dà un contributo ben diverso dal giocatore del Borussia Dortmund. È pulito nelle giocate, ordinato, fondamentale in mezzo al campo. Esce all’ora di gioco anche per un giallo che ne condiziona la gara (62’ Gross 5,5: entra nel momento in cui la Germania tira i remi in barca e non dà scosse)
Mittelstadt 6: molto meglio di Raum che a San Siro era durato solo 45’. Ara la fascia mancina e mette in difficoltà Di Lorenzo. Nel secondo tempo va in affanno in fase difensiva e regala il rigore del pareggio
Sané 5,5: prova un paio di conclusioni dal limite ma non trova mai la porta. Meno brillante di Musiala ma si dimostra sempre pericoloso davanti. Quando invece va dietro combina guai e, con un retropassaggio sbagliato, arma il destro di Kean (62’ Adeyemi 5: entra carichissimo e si becca subito un giallo, l’unica cosa per cui si mette in mostra)
Musiala 7,5: la sua nazionale si muove al ritmo delle sue giocate. Spazia per tutto il fronte offensivo, gioca a due tocchi, dribbla, inventa. Un talento come il suo in Italia non si vede da tanto, troppo (76’ Andrich 5,5: entra per fare legna e rimettere in corsia una gara già vinta ma che la Germania finisce per pareggiare)
Kleindienst 7: fa da centravanti boa e da primo difensore andando a pressare tutti. Segna come aveva fatto all’andata, confermando il suo magic moment e dominando i centrali azzurri. Va anche oltre quelle che sono le sue potenzialità: se una punta di una squadra di medio alta borghesia in Bundesliga (il Borussia Moenchengladbach) ci mette così in difficoltà, meglio non immaginare cosa possa farci Haaland
Ct: Nagelsmann 7: quella che ha in mano non è di certo la Germania più forte di sempre eppure gioca un calcio moderno, tecnico, aeroso. In assenza di Wirtz e Havertz, affida le chiavi della squadra a Kimmich e Musiala e i suoi volano alla final four con un primo tempo super. La ripresa però fa suonare qualche allarme: senza attenzione e concentrazione, anche questa squadra può andare in difficoltà.
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Udogie 4,5? Boh... è uno dei pochi con talento, tecnica e corsa. A me piace. Un peccato che gioc...