Genova tornerà Superba grazie ai giovani
La Sampdoria vola, e se non ci fosse quel punto di penalizzazione sarebbe prima insieme a Napoli, Juve e Lazio. Il Genoa spaventa gli invincibili bianconeri per oltre un'ora arrendendosi solo al talento di Vucinic e ad un po' di sfortuna. In una città che vive di derby e conta le ore che l'avvicinano al 18 novembre, prima stracittadina in programma di questa stagione, è sempre difficile trovare un punto di connessione. In questo caso però, dopo la domenica di campionato, bisogna ammettere che c'è qualcosa che accomuna i due mondi: i giovani. La Sampdoria i suoi li prende molto presto, li osserva crescere in Primavera, a volte li manda a fare esperienza, e poi li manda in campo quando sono o sembrano pronti. E' stato cosi per Pedro Obiang, centrocampista che già ha attirato le attenzioni di Manchester City e Roma, e per Andrea Poli, due pilastri del centrocampo di Ferrara. Il tecnico è stato scelto non solo per far scendere in campo chi dava sicurezza, ma soprattutto per provare chi la serie A non l'aveva ancora assaggiata. Ed ecco allora che Krsticic lancia alla Pirlo Estigarribia per il 2-0, mentre Soriano unisce corsa e qualità, e dopo il gol del Trofeo Gamper manda insieme ai compagni al tappeto il Pescara. Icardi, Rossini - un po' opaco il suo inizio ma c'è tempo -, e chissà quanti altri scalpitano: Ferrara è seduto su quella panchina per farli crescere, e così farà.
Dall'altra parte della barricata c'è un Genoa che a volte spende e non poco, mentre la sua Primavera vince tutto e crea un serbatoio che la prima squadra per ora non sfrutta a dovere. Ieri però è stato il turno di Sampirisi, ottimo in tutte le fasi di gioco. Poi il tocco su Asamoah, ingenuo sì ma perdonabile per chi a soli 20 anni ha affrontato la Juve senza timore. Si spende, in casa Genoa, e lo si fa spesso bene quando si parla di giovani. Ciro Immobile è già il nuovo idolo della Nord: segna spesso, e soprattutto è al momento il giocatore che sembra poter far saltare il banco di qualsiasi partita. Per chi ancora non crede in lui basterà chiedere a Chiellini e Barzagli, che ieri mai sono riusciti a tenerlo. Classe 1991 Immobile, proprio come Bertolacci, che ieri ha messo letteralmente la museruola ad un fenomeno come Pirlo, per poi lanciarsi ogni volta verso la porta difesa da Buffon. Suo l'errore del possibile del 2-0, ma dopo tutto quello che ha fatto impossibile metterlo in croce. Ieri ha poi esordito Melazzi, altro 1991, mentre ancora non ha avuto spazio Piscitella, esterno geniale a metà con la Roma. Sampdoria e Genoa hanno dunque una gran voglia di crescere insieme ai loro giovani per tornare grandi.