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  • Genoamania: solo i tifosi possono salvare il Grifo

    Genoamania: solo i tifosi possono salvare il Grifo

    • Marco Tripodi
    Aggrappato alla misericordia altrui: il destino del Grifone appare più che mai nelle mani delle sue stesse rivali. Una sensazione respirata da tempo che nel sabato di Pasqua si è trasformata in una certezza quasi dogmatica.
    Con il Torino si è avuta la conferma di come il Genoa attuale non sia in grado di gestire in prima persona il proprio futuro perchè incapace di segnare e raccogliere punti anche al cospetto di un avversario che si è limitato al minimo sindacale per depredare l’antico tempio rossoblù. Pessimi segnali in vista di un mese da vivere in apnea.
     
    A cinque turni dal triplice fischio della stagione gli altrettanti punti di vantaggio sull’Empoli, che poi diventano sei considerando il rendimento favorevole negli scontri diretti, non possono rappresentare un margine sufficiente per dormire sonni tranquilli. Ad agitare le notti del popolo genoano ci sono diversi fantasmi, tra i quali la retrocessione appare il meno pauroso. Eppure quest’ultimo spirito è quello che più di altri rischia di materializzarsi. Più per demeriti propri che per meriti altrui.
    Fino a non molte settimane fa il Grifone aveva tredici punti di vantaggio sulla terz’ultima posizione. Un margine oggi praticamente assottigliato di due terzi a forza di scivoloni e magre prestazioni. E se la classifica non è addirittura peggiore di così il grazie va rivolto alla Spal che ieri, espugnando Empoli in rimonta, ha spiegato al Genoa come si conquista una salvezza e allo stesso tempo gli ha fatto un gran favore. Un favore che ora molti (non si capisce bene alla luce di quale congettura) si aspettano venga replicato tra sette giorni proprio a Ferrara dove i rossoblù si giocheranno una fetta importante del proprio campionato contro una squadra ormai tranquilla.
     
    In attesa del miracolo in terra estense per i rossoblù ci sarà però da affrontare un’altra settimana di Passione. Sette giorni da vivere senza una vera assistenza da parte di una dirigenza che finora ha fatto più danni della grandine, senza l’autostima necessaria ad un gruppo che sembra aver smarrito da un pezzo le proprie poche ma solide certezze, senza le idee chiare di un allenatore costretto o convinto a sconfessarsi ogni domenica. A mancare sarà però soprattutto il supporto di gran parte del suo popolo, deluso e arrabbiato come un amante tradito, ma unica ed ultima vera forza capace di regalare al Grifone quel sussulto di energia ed orgoglio in grado di cambiare un destino altrimenti inesorabilmente condizionato agli esiti e ai voleri altrui.

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