Il nemico Iachini è pronto all'offensiva di Marassi. Una battaglia sportiva fondamentale per vincere la guerra della salvezza. Vietato perdere, questo il pensiero di tutti i rossoblù, che sanno di partire con il vantaggio della classifica dalla loro. Vincere però sarebbe meglio, perché varrebbe triplo per allungare in graduatoria, stroncare il morale senese e prendersi finalmente la rivincita contro Iachini.

Ballardini studia le mosse per ingabbiare i toscani e, al posto dello squalificato Bertolacci, vuole dare l'ennesima chance a Jorquera. 'El Nino vertical' ha talento da vendere, vede le giocate prima degli altri, manda in porta i suoi con classe e continuità, ma purtroppo a volte la testa non segue il talento di pari passo. Per questo tutti gli allenatori passati da Genova non sono mai riusciti a farlo diventare titolare.

Così è stato anche per Ballardini, che però non lo ha mai perso di vista, anzi lo ha messo sotto, insegnandoli il calcio italiano e spronandolo per fargli cambiare il suo modo di vivere il mondo del pallone. Il ragazzo sembra aver capito: in una recente intervista ha dichiarato di essere in qualche modo cambiato. Ora è il momento di dimostrarlo sul campo. Perché alla fine quello conta.

Jorquera dovrà sfoderare una delle sue prestazioni migliori per provare a convincere il Genoa a confermarlo e magari Ballardini a trovare il modo di farlo convivere con Bertolacci. Tutto dipende dai prossimi novanta minuti, per Jorquera e per il Genoa, che non deve perdere ma vuole a tutti i costi vincere. 'Muscoli caldi e testa fredda', la ricetta migliore l'ha preparata Moretti.

I giocatori sanno che non devono cadere nella trappola di Iachini, che carica il match come solo lui sa fare. L'indifferenza è l'arma migliore per chi si nutre di attenzioni. Difficile sarà farlo capire ai tifosi. Loro dovranno essere il dodicesimo uomo per il Genoa, e non contro il nemico di tante battaglie. Solo così Marassi scaccerà i fantasmi della retrocessione, e magari troverà in Jorquera un nuovo idolo.