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    Genoamania: sacrifici? Vrsaljko sì, Gilardino no

    Genoamania: sacrifici? Vrsaljko sì, Gilardino no

    Annullato il viaggio in Cina, ora il presidente Preziosi fa i conti con i sacrifici da affrontare per mantenere il Genoa in linea di galleggiamento. La trattativa con i cinesi non si è interrotta ma sarà lunga e quindi per i prossimi mesi il presidente dovrà fare ancora da solo. Con sacrifici annunciati di recente e che oggi hanno un nome: Vrsaljko e Gilardino.

    Il terzino croato partirà ed è giusto così. Arrivato per 4 milioni ne vale già 7, dopo il Mondiale si potrà sfondare la doppia cifra. Ha talento, è forte in un ruolo in cui i buoni interpreti sono pochi e anche ieri sera contro i fenomeni brasiliani ha dimostrato di non soffrire più di tanto. Se un sacrificio deve essere fatto è giusto che sia lui. L’alternativa potrebbe esser il riscatto di Motta a cifre contenute. Lo juventino a Genova ha sempre fatto il suo e con Gasperini può fare ancora meglio.

    Un altro sacrificio servirà e molti puntano su Gilardino. Il Guanzoghu è società ricca e può mettere sul piatto tanti soldi sia per il bomber di Biella che per il Genoa. Se davvero dovesse arrivare un’offerta da sei milioni partirà lasciando però un vuoto incolmabile. Borriello non è Gila, non lo è mai stato anche se il suo comportamento in maglia rossoblù è stato sempre straordinario. Sa lottare, sa trascinare ma in fin dei conti non la butta dentro con la continuità di Gila.

    Un attaccante come il campione del Mondo nel 2006 non si trova facilmente. Quest’anno i suoi 14 centri hanno evitato rischi. Gasperini lo ha utilizzato spesso là davanti da solo a fare sportellate con tutti aspettando che arrivasse qualche aiuto. Con Kucka e un esterno più offensivo e più pronto rispetto a Centurion e Fetfatzidis segnerà ancora di più.  
     


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