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Genoamania: vincere è sempre bello. Anche a luglio
Se le sconfitte con svizzeri e spagnoli avevano lasciato in eredità la preoccupazione (forse prematura) per un reparto avanzato incapace non solo di segnare ma anche di creare pericoli veri alle porte avversarie, contro i biancocelesti sono arrivate indicazioni nettamente opposte. Contro il rivale più difficile dell'estate l'attacco rossoblù si è finalmente svegliato, cominciando a sfruttare quella straordinaria verve realizzativa insita nel suo nuovo centravanti. Il protagonista principale della serata di Grassau è stato infatti senza dubbio Massimo Coda, uscito dal prato del Grodig Stadion con il pallone sotto al braccio. Merito suo, certamente. Ma anche di compagni con cui l'intesa sta crescendo giorno dopo giorno. E già questo sarebbe un motivo molto più che sufficiente per rallegrarsi. La difficoltà nel trovare la via del gol è d'altronde stato il vero tallone d'Achille del Genoa nella seconda parte della scorsa stagione. Risolvere quel problema significherebbe essere ben oltre la metà dell'opera.
Come sottolineato da mister Blessin a fine gara, tuttavia, ora la cosa più importante sarà mantenere equilibrio e concentrazione, senza farsi entusiasmare da un successo incoraggiante ma fine a se stesso. Vincere però aiuta a vincere e a lavorare meglio, anche quando di punti in palio non ce n'è. Pertanto ben venga questo successo, a patto di dare ad esso lo stesso peso che avevano le due sconfitte contro Lucerna e Maiorca.