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    Genoamania: una squadra da santificare

    Genoamania: una squadra da santificare

    • Marco Tripodi

    Alla fine è andata come nessun tifoso genoano sperava ma nel modo in cui molti temevano.

     

    IMPRESA - Il Grifone di quest'anno, capace di regalare gioie anche a squadre derelitte come Palermo, Pescara e Crotone, è riuscito nell'ennesima impresa della stagione: far vincere entrambi i derby di campionato alla Sampdoria. Una cosa che non accadeva da 57 anni. Un altro miracolo compiuto da una squadra che si meriterebbe un altarino nelle bacheche di ognuno di questi club. Un altro record negativo per un collettivo che a due mesi dalla fine del torneo si ritrova ormai privo di qualsiasi obiettivo e senza una prospettiva.

    Dopo un primo tempo positivo, nel quale i ragazzi di Mandorlini hanno costruito più di quelli di Giampaolo, nella ripresa i rossoblu sono letteralmente spariti dal campo, non dando segni di reazione e vitalità neppure dopo lo schiaffo incassato da Muriel. Anzi sono stati ancora i blucerchiati a sfiorare più volte la rete di un raddoppio che avrebbe potuto aprire le porte ad una probabile goleada sampdoriana. Almeno questo però Burdisso e compagni ce l'hanno evitato.

     

    PROSPETTIVE - Se è indubbio che il Genoa esca con le ossa rotte dalla stracittadina, il dilemma adesso è cercare di capire quali stimoli possa avere nelle restanti dieci giornate la squadra rossoblu.

    Con la salvezza ormai praticamente raggiunta, ma solo grazie ai demeriti altrui, il calendario del Grifo rischia di diventare una vera e propria via crucis. Ad attendere i rossoblu ci sono infatti praticamente tutte le prime sette della classe, ad esclusione del solo Napoli. Tutte formazioni per le quali i punti in questo bimestre saranno pesanti come macigni e che pertanto non regaleranno nulla ad un collettivo che invece non ha più nulla da chiedere al torneo.

    Chissà se proprio questa libertà da vincoli non possa regalare nuove forze ad un Genoa che, come si è visto bene nel secondo tempo di ieri sera, appare ormai del tutto scarico sia mentalmente che fisicamente.

    TIFOSI - Quel che è certo è che l'unica cosa a salvarsi dalla serata di ieri è ancora una volta il calore del tifo rossoblu. Un popolo che nonostante i tanti bocconi amari, continua a sostenere la propria fede strenuamente. Da qui si deve necessariamente ripartire per tentare di ricomporre i pezzi di un mosaico ormai frantumato. Ma anche in questo caso, visto i rapporti che intercorrono con la proprietà, la cosa non appare per nulla semplice. Anche se dopo aver resuscitato i morti e infranto record ultra-cinquantenari, niente sembrerebbe impossibile.

     


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