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Genoamania: un mercato ambizioso ma con tanti azzardi
SENATORI ADDIO - Ed è proprio da queste ultime che vorrei cominciare la mia disamina. Uno dopo l'altro il Genoa ha perso nel giro di tre mesi praticamente tutti i pilastri del suo vecchio spogliatoio. Come era ampiamente prevedibile da ormai diverso tempo Perin, Izzo e Laxalt sono stati venduti al miglior offerente mentre i vari Rigoni, Cofie e Veloso se ne sono andati da svincolati. Addii in alcuni casi dolorosi per il popolo genoano, in altri invece accolti come un sollievo. In ogni caso le casse societarie hanno fatto registrare importanti plusvalenze e risparmi considerevoli in fatto di ingaggi. Tutti soldi per una volta ampiamente reinvestiti nel mercato, come dovrebbe essere giusto che fosse.
UOMINI ESPERTI - Ben diciassette, senza contare i ritorni dai vari prestiti e le operazioni che hanno coinvolto ragazzi della Primavera, sono stati invece gli acquisti portati a termine da Perinetti e soci, praticamente due terzi della nuova rosa. Non tutti sembrano però essere convincenti, almeno a bocce ancora ferme. Tante appaiono le scommesse azzardate dalla dirigenza rossoblù. A cominciare dai vari Marchetti, Romulo e Sandro, tutta gente di indubbia classe ed esperienza ma con alle spalle anche un curriculum medico quanto meno preoccupante. Se il loro reintegro fisico sarà completo il Genoa si ritroverà a disposizione tre giocatori fondamentali per il proprio campionato, in caso contrario avrà sul groppone tre zavorre pesanti, soprattutto in termini di stipendi, e difficili da sostituire nello scacchiere ipotizzato da Ballardini. Un discorso simile lo si può fare anche per Mimmo Criscito, tornato a confrontarsi con un calcio di ben altro spessore rispetto a quello decisamente ovattato vissuto negli ultimi sette anni in Russia.
RAGAZZI PROMETTENTI - Oltre a tanti veterani l'altra direttiva del mercato genoano è stata quella di puntare su un drappello giovani di belle speranze. I vari Favilli, Piatek, Kouamé, Callegari, Gunter, Radu e Romero sembrano avere tutte le carte in regola per far bene nel calcio dei grandi ma ognuno di loro si troverà comunque per la prima volta al cospetto della Serie A e non è detto che il contraccolpo che ne riceveranno sia per forza positivo.
CASINO' - Insomma, le puntate fatte dalla compagnia di Preziosi sul tavolo verde del calciomercato appaiono nella maggioranza dei casi degli azzardi non privi di rischi. È anche vero, però, che se difficilmente si riuscirà a vincere tutte le scommesse fatte e che qualche battuta a vuoto la si dovrà comunque mettere in conto, è altrettanto improbabile che ognuna delle fiches puntate non dia il risultato sperato. E allora per una volta cerchiamo di essere un po' ottimisti. In complesso l'organico messo a disposizione di Ballardini appare completo e variegato, sposando oltretutto alla perfezione quelle che erano le richieste del mister che per una volta avrà il privilegio di guidare una squadra costruita e plasmata da egli stesso. L'impressione è che con un pizzico di fortuna, o se preferite senza troppa sfortuna, la stagione del Grifone dovrebbe essere se non altro meno tribolata delle ultime due.