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    Genoamania:| Un'iniezione di coraggio

    Genoamania:| Un'iniezione di coraggio

    Il rischio crollo è stato evitato: primo punto a favore del nuovo tecnico De Canio. Dopo la debacle (sotto ogni punto di vista) contro il Siena, il rischio di arrivare a Milano e portare a casa l'ennesima figuraccia della stagione era altissimo. Il Genoa però è riuscito a trovare l'orgoglio e il coraggio per ribattere colpo su colpo non solo al Milan ma a tutto il vortice di polemiche che lo sta investendo da giorni. Merito dei giocatori e merito del nuovo allenatore, che ha dimostrato un coraggio da leone a prendere una squadra sul limite del baratro, in una situazione ad altissima tensione, con sole cinque partite da giocare per evitare la serie B.

    Lo stesso coraggio dimostrato nella scelta lo ha messo in campo e lo ha trasmesso ai giocatori. Ha preferito lasciare fuori qualche nome grosso puntando su chi sembrava esser ormai sparito dalla Genova rossoblù. Sono tornati stimoli antichi, e tirando le somme un punto sarebbe stato più che meritato. Poco importa però del risultato: alla vigilia pensare di uscire da San Siro con un solo gol sul groppone sarebbe stata quasi un'utopia. La svolta tanto richiesta dai tifosi è arrivata, per ora sotto l'aspetto della mentalità; da domenica bisognerà iniziare a far quadrare i conti anche in classifica.

    Si va a Bologna con la convinzione di poter portare via punti, e questo è già un passo avanti rispetto al passato. Ci si va con le idee chiare anche sotto l'aspetto tattico: 4-5-1, tutti in difesa e pronti a colpire in contropiede con Palacio unico riferimento. Pensandoci bene anche questa è una novità: sia Malesani che Marino avevano provato mille schemi e mille soluzioni, con il solo risultato di confondere i giocatori. Non resta che aspettare e vedere se la missione salvezza potrà prendere il volo dal Dall'Ara per poi continuare in casa contro il Cagliari. Ci vuole coraggio: bisogna vincere almeno una delle due sfide per continuare a rimanere sopra il Lecce e avere il proprio destino in mano.

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