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    Genoamania: un’altra impresa è possibile

    Genoamania: un’altra impresa è possibile

    Ripercorrere le gesta di Antonini e compagni, battere ancora i Campioni d’Italia magari come quel giorno di un anno fa quando al 93 l’ex Milan si lanciò a perdifiato per 100 metri di campo e terminò la sua corsa dentro la porta di Gigi Buffon con la palla nascosta trai piedi. Una serata di pura follia, la sofferenza che si trasforma in gioia per un pallone spinto da tutto uno stadio in rete. Un anno è passato e il Genoa riprova a sgambettare la Juventus.

    Se possibile questa volta sarà ancora più difficile perché Gasperini non avrà a disposizione tre titolari inamovibili: il protettore della porta Perin, il regista Tino Costa e il bomber Pavoletti, ma ricordando la sfida di Marassi di un anno fa ogni difficoltà può essere superata. In campo tornerà dal primo minuto Perotti e l’assetto tattico non dovrebbe essere troppo lontano da quello utilizzato la sera del 29 ottobre 2014. Centrocampo robusto, pressing asfissiante, carica agonistica da finalissima e ripartenze fulminee quando i campioni abbassano il ritmo.

    Il progetto tattico potrebbe essere questo soprattutto se come sembra Gasperini scegliere Dzemaili e non Tachtsidis in mezzo al campo (più gamba meno geometria) e schiaccerà sulla mediana il giovane e promettente Ntcham ad incrociare i tacchetti con Pogba. Una linea di centrocampo folta per arginare e ripartire, con due esterni molto larghi come punto di riferimento nelle due fasi di gioco e poi la coppia Pandev-Perotti in attacco.

    Il macedone è nel mirino della critica ma ha nella Juve la sua preda preferita in serie A, per l’argentino è la prima da titolare a Marassi dopo l’illuminante stagione scorsa. Con i loro guizzi possono mettere in difficoltà una difesa granitica ma pronta ad andare in difficoltà se attaccata in velocità. E poi se non saranno loro c’è sempre la possibilità che l’Antonini della serata corra per cento metri, nasconda la palla tra le gambe e faccia esplodere Marassi. Anche così sarebbe una gioia infinita.
     

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