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Genoamania: un’altra impresa è possibile
Se possibile questa volta sarà ancora più difficile perché Gasperini non avrà a disposizione tre titolari inamovibili: il protettore della porta Perin, il regista Tino Costa e il bomber Pavoletti, ma ricordando la sfida di Marassi di un anno fa ogni difficoltà può essere superata. In campo tornerà dal primo minuto Perotti e l’assetto tattico non dovrebbe essere troppo lontano da quello utilizzato la sera del 29 ottobre 2014. Centrocampo robusto, pressing asfissiante, carica agonistica da finalissima e ripartenze fulminee quando i campioni abbassano il ritmo.
Il progetto tattico potrebbe essere questo soprattutto se come sembra Gasperini scegliere Dzemaili e non Tachtsidis in mezzo al campo (più gamba meno geometria) e schiaccerà sulla mediana il giovane e promettente Ntcham ad incrociare i tacchetti con Pogba. Una linea di centrocampo folta per arginare e ripartire, con due esterni molto larghi come punto di riferimento nelle due fasi di gioco e poi la coppia Pandev-Perotti in attacco.
Il macedone è nel mirino della critica ma ha nella Juve la sua preda preferita in serie A, per l’argentino è la prima da titolare a Marassi dopo l’illuminante stagione scorsa. Con i loro guizzi possono mettere in difficoltà una difesa granitica ma pronta ad andare in difficoltà se attaccata in velocità. E poi se non saranno loro c’è sempre la possibilità che l’Antonini della serata corra per cento metri, nasconda la palla tra le gambe e faccia esplodere Marassi. Anche così sarebbe una gioia infinita.