INFOPHOTO
Genoamania: tifosi contro Preziosi, doveva finire così
La protesta è servita e Preziosi se lo doveva aspettare. L’approdo in Europa certificato dalle prestazioni in campo aveva fatto risbocciare l’amore tra Gasperini e i tifosi, l’entusiasmo era tornato palpabile, con coreografie che rimarranno nella storia e momenti in cui i decibel a Marassi sono saliti come negli anni più belli. Il tecnico di Grugliasco è riuscito dove altri avevano fallito, grazie ad una squadra bella e vincente, con un gruppo solido e combattivo di quelli che fa innamorare i tifosi.
Poi è arrivata l’estate con l’annuncio della mancata Licenza Uefa che ha fatto seguito a settimane convulse fatte di ricorsi quasi senza speranze e del pasticcio combinato al Tribunale del Coni. E’andata come doveva andare, con una contestazione pacifica ma forte perché l’Europa conquistata sul campo e persa a tavolino brucia come una ferita profonda, diventata ancora più dolorosa quando si è saputo che sarebbe stata la Sampdoria a volare per i palcoscenici internazionali.
Per i tifosi in realtà questo è l’ultimo dei pensieri perché chi veste a festa il Ferrarsi domenica dopo domenica guarda molto di più al “tradimento” (così è stato definito nel comunicato della tifoseria organizzato) europeo arrivato da Villa Rostan più che all’altra sponda di Genova. L’unico modo per firmare la pace è tornare a giocarsi qualcosa di importante fin da questa stagione. Non sarà semplice perché Milan e Inter si stanno rinforzando e con queste due contendenti in più i posti verso l’Europa League potrebbero non essere più disponibili.