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    Genoamania:| Tenga duro, mister!

    Genoamania:| Tenga duro, mister!

    La pessima prestazione di Parma ha lasciato molti strascichi in casa rossoblù. La panchina di Malesani traballa, i giocatori in campo non rendono come dovrebbero - tranne il solito immenso Palacio -, e anche il tanto invocato spirito combattivo scema al primo gol subito. Visto così il quadro è tutt'altro che idilliaco, ma siamo sicuri che una partita persa malamente possa far crollare tutte le certezze che questo Genoa aveva fatto intravedere prima della doppia trasferta senza punti di Verona e Parma?

    Si rischia, come è ormai è abitudine in casa rossoblù, di vivere un'altra stagione di eccessi: morale alle stelle dopo una vittoria e depressione totale in caso di sconfitta. La cosa non aiuterebbe di certo un gruppo che Preziosi ha più volte definito 'il migliore della sua gestione', in cui il talento c'è ma ancora deve essere amalgamato. Difficile sapere se il presidente stia veramente pensando ad un cambio in panchina, anche se l'ombra di Delio Rossi inizia a spuntare all'orizzonte.

    Mister Malesani professa ottimismo: la prestazione di Parma lo ha fatto arrabbiare e non poco, ma sa che i giocatori ci sono e che in fin dei conti un piccolo incidente di percorso può sempre capitare. Anche perchè poco meno di un mese fa la stessa squadra è stata capace di riscattare il pareggio casalingo contro l'Atalanta con un'ottima vittoria all'Olimpico contro una Lazio reduce dalla grande partita di San Siro contro il Milan.

    A Malesani va tanta solidarietà in questo momento in cui qualcuno lo vede già arrostire sulla graticola, e se possibile un consiglio: la prima cosa da fare è fermare l'altalena. Creare un gruppo capace di tenere un livello di prestazione più o meno lineare, magari con un'asticella piazzata abbastanza in alto, per evitare le montagne russe di un ambiente che in pochi giorni può essere euforico o depresso. Di solito ci vuole del tempo, ma come tutti gli allenatori in Italia Malesani sembra già non averne più. Dovrà bastargli la sosta delle Nazionali per trovare il filo conduttore. Tenga duro, mister!

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