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    Genoamania: ripartire da Gasperini è un obbligo

    Genoamania: ripartire da Gasperini è un obbligo

    Dopo la delusione della Licenza Uefa, il Genoa (inteso come società) deve ripartire con mosse che possano ridare credibilità al progetto. Serve chiarezza con i tifosi, la stessa che ha avuto Preziosi quando dopo la prima bocciatura aveva sinceramente chiesto scusa e soprattutto lo aveva fatto in anticipo probabilmente sapendo che sarebbe stato difficilissimo ribaltare il risultato. La ferita va rimarginata subito per non creare ulteriori rimpianti e la prossima settimana deve arrivare l’annuncio della permanenza di Gasperini.

     L’incontro decisivo è previsto oggi, c’è chi dice che l’allenatore potrebbe cambiare aria, difficile anche perché molte panchine sono già piazzate e poi le due parti da tempo sono vicine al definitivo sì. Sarebbe il primo tassello per provare a riprendersi quello che la burocrazia e gli errori del passato hanno tolto. Gasperini deve restare perché ormai sa come si fa, sa come far giocare bene il Genoa, sa come renderlo vincente e poi da buon insegnante di calcio riesce a far rendere al meglio il materiale che gli viene dato.

    Perotti e Falque ora valgono oltre 12 milioni, un anno fa erano arrivati per meno di tre, Bertolacci si gode l’azzurro e Preziosi dalla sua metà vuole incassare almeno tra i sei e gli otto milioni. E poi ci sono i vari De Maio e Rincon, presi a parametro zero, senza contare Pavoletti esploso fragorosamente proprio quando l’attacco rossoblù sembrava spuntato. Gasperini è un valore aggiunto anche per l’economia di un club che aspetta mister Lee ma intanto nelle sue manovre per rimettere a posto il bilancio dovrà cedere Perotti e Bertolacci ma chiudere lì la campagna cessioni.

    Va bene fidarsi di Gasperini ma un gruppo unito e compatto è sempre l’inizio di un ciclo vincente. Preziosi e l'allenatore firmeranno l’intesa e tutto dovrà essere cristallino. Il tecnico sa che due pilastri dovranno lasciare ma il presidente dovrà fare in modo di resistere su altri fonti e dovrà dare potere sul mercato a Gasperini. Andare avanti insieme vuol dire condividere tutto altrimenti il rischio è quello di prendere strade diverse e ritrovarsi quasi da separati in casa, una situazione da evitare per regalare l’Europa ai tifosi.
     


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