Genoamania:| Preziosi, la scelta è giusta
Questa volta Enrico Preziosi si è davvero arrabbiato con i giornalisti che ieri gli hanno chiesto se la posizione di Malesani fosse in bilico. Il patron rossoblù ha tirato fuori il suo ruggito: 'Non lo caccio'. Secco, diretto, senza possibilità di replica. Da lì in poi la situazione Malesani è rientrata, la panchina rossoblù è tornata salda e nessuno ha più fatto aleggiare fantasmi sul tecnico di Verona. La smentita ha sortito il suo effetto insomma, anche se è vero che in dirigenza non sono contenti del Genoa di questo momento. La squadra offre pochissime emozioni e al momento non sembra esserci nessuna mano dell'allenatore ad accompagnare i giocatori in campo.
Fatto questo tipo di discorso, bisogna poi ricordare quali sarebbero stati i papabili per la panchina rossoblù. In pole position Gigi De Canio, un pedigree fatto di bassa serie A, qualche salvezza e nulla più. Un nome di certo non esaltante e con un punto a suo sfavore: sarebbe stato un cavallo di ritorno di quelli che non piacciono a Preziosi. In seconda fila ecco Roberto Donadoni, ex ct della Nazionale e poco di più, anche lui già impegnato a Genova con risultati decisamente scarsi. Insomma, la mano di Malesani non si vede ancora sulla squadra, ma all'orizzonte non c'è una figura capace di far tremare l'attuale tecnico rossoblù. Preziosi da qui a poco ruggirà ancora, questo volta però non ci saranno le telecamere ad immortalarlo.
Lo farà a quattr'occhi con il suo mister per capire se davvero il progetto Genoa post-Gasperini potrà continuare con Malesani. Perché l'idea iniziale era proprio quella: dopo un anno, quello scorso, passato tra cambi di allenatore e scelte di mercato sbagliate, il Genoa del 2011 doveva essere diverso. Sicuramente non pronto da subito per arrampicarsi nelle zone alte della classifica, ma capace di gettare le basi per un futuro solido. Per fare tutto ciò Preziosi aveva scelto Malesani, tecnico di una certa esperienza, capace negli anni di portare squadre in Europa ma con il carattere giusto per affrontare le complicate zone vicino alla retrocessione. E l'identikit sembrava perfetto per partire con un nuovo corso.
Qualcosa in questi primi mesi non ha però funzionato. La squadra non esprime gioco, si limita ad adattarsi all'avversario e a colpire, quando ci riesce, in contropiede. Malesani in tutto questo ha buona parte di colpa, ma se rimane in sella è perché Preziosi ha capito di aver sbagliato qualcosa nella costruzione di questo Genoa. Cioè essenzialmente una sola cosa: non c'è chi fa gol. Palacio ha avuto un avvio straordinario, continua ad essere un trascinatore, ma non ha il giusto 'killer instinct' per chiudere il campionato con quei 15 o 20 gol senza cui una squadra non va da nessuna parte. A gennaio il presidente ha promesso che interverrà: arriverà un attaccante, un bomber vero da affiancare a Palacio. Da lì in poi, toccherà a Malesani.