Dovrebbe essere solo un giorno di festa per il Genoa. Festa per il primo scudetto conquistato dalla Primavera. Festa per un risultato che chiude un poker di successi incredibili: dal 2007 infatti i giovani rossoblù, prima con Torrente poi con Chiappino, hanno saputo conquistare il torneo di Viareggio, la Coppa Italia, la Supercoppa e ieri lo Scudetto. Eppure a fare notizia sui giornali è l'ultima vicenda, datata peraltro 2009, in cui vengono coinvolti Inter e Genoa, e in particolare i due presidenti Moratti e Preziosi. Con i rossoblù che si ritrovano nel bel mezzo della bagarre continua che ormai da mesi vede contrapposte Juve e Inter. Intanto è già clamoroso come, in anticipo rispetto alla comunicazione ufficiale, un quotidiano sportivo nazionale (guarda caso proprio di Torino) faccia sapere che è già pronto un deferimento per gli incontri avvenuti l'anno scorso per il passaggio in nerazzurro di Thiago Motta e Milito. Ma soprattutto è pazzesco come il primo pensiero sia quello di annullare i contratti in essere, e dunque si parli subito di invalidare i rispettivi campionati e soprattutto i trofei vinti. Sorprende, dicevamo, dopo che proprio nella passata stagione un incontro analogo tra Secco e Preziosi per Criscito e Palladino era finito con una multa e squalifica per entrambi, senza però che fossero poi le squadre a subirne le conseguenze. Sorprende perché il periodo è lo stesso, e allora la domanda è: perché in quel caso, o ancor prima per 'spedire' il Genoa in serie C per il caso Venezia, la solerte giustizia sportiva fu velocissima, ed invece in questa occasione è passato un anno intero? Domande che rimarranno senza risposta, in un calcio che vive di campanilismo e che vede i tifosi ormai stufi. In particolare quelli genoani, che sanno benissimo come alle parole tra i presidenti, magari in un bar, debbano seguire poi firme e contatti ufficiali, il tutto in questo caso invece tra persone autorizzate. E allora niente più fango sul Genoa, per favore. Un Genoa che ha pagato già abbastanza, mentre altre società si sono salvate per reati ben peggiori. Forse i tifosi rossoblù hanno tutto il diritto di godersi questo scudetto Primavera, frutto di una programmazione attenta e scrupolosa, nonostante ci fosse chi, al suo arrivo, provò a dire che Preziosi stava smantellando il settore giovanile. Sembra quasi che l'attuale proprietario del Genoa sia il male assoluto; o forse è solo che i soliti noti volevano spartirsi tutto? Perché poi a pensare male uno ci fa l'abitudine, e viene da credere che Mourinho avesse ragione: per alcune squadre le aree di rigore sono di 25 metri, per altre ben più piccole.