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    Genoamania: paura, derby e mercato

    Genoamania: paura, derby e mercato

    Quarta sconfitta di fila con in mezzo la figuraccia con l’Alessandria, il 2015 finisce così. Un epilogo amaro di un anno a metà, tra le gioie dei primi cinque mesi e le tante delusioni (licenza Uefa, sconfitte in serie e zona retrocessione ad un passo) del periodo successivo. Il 2-0 di Roma è stata la conseguenza delle follie di Perotti e Pavoletti e degli infortuni di Costa e Burdisso. Contro i giallorossi senza quattro titolari inamovibili il Genoa non può vincere e chi oggi si scaglia ancora contro  Gasperini sbaglia.

    L’anno solare è finito, ora sotto con il 2016 che si apre con un derby da preparare tra panettoni e dolciumi con pochissima voglia di festeggiare e l’obbligo di un successo il 6 gennaio per allontanare la crisi e porgere una mano verso i tifosi giustamente infuriati. Il Genoa sa come vincere una stracittadina da sfavorito e deve farlo per forza.

    Nel frattempo toccherà a Preziosi rilanciare la squadra con gli investimenti giusti sul mercato. Serve un vice Pavoletti che garantisca gol perché senza il livornese il Genoa non segna mai. Suso in attacco può dare qualità, Rigoni in mezzo al campo andrà a fare a legna. Dovrà arrivare un esterno destro di valore perché Figueiras non lo è nonostante il grande passato al Siviglia. E ancora una pedina andrà ricercata a sinistra, Laxalt non ha mai un attimo di stop e prima o poi scoppierà.

    Il Genoa deve avere paura perché senza quella scivolare nel baratro sarà semplice. Due soli punti di vantaggio sul Frosinone sono pochi, basta una scivolone e l’incubo potrebbe diventare realtà. Poi ci sono le altre che rischiano di scappare se non si mette un freno all’emorragia di risultati. Le vacanze serviranno per ricaricarsi e riflettere, poi arriverà il derby e sbagliare questo sarebbe una condanna automatica al lavoro di tutti.
     

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