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Genoamania: ottimo il pari con la Juve ma i veri esami sono altri
PASSATO - Un pari frutto di una prestazione forse un po' distratta dei campioni d'Italia e viceversa molto attenta da parte di Criscito e compagni. Eppure non ci si può illudere che il gol di Bessa abbia cancellato tutte le perplessità suscitate dal ritorno di Ivan Juric. Anzi, proprio il bel risultato di Torino sembra confermare ciò che il tecnico croato aveva messo in mostra nella sua prima parentesi al Grifone. Fu proprio contro le grandi del nostro campionato che due anni fa il primo Genoa dall'accento dalmata ottenne i migliori risultati, battendo Juve, Milan, Inter e Fiorentina e pareggiando con Napoli e Roma. Quella stessa squadra però fu allo stesso tempo capace di prendere appena un punto sui sei disponibili contro le scalcinate Pescara e Palermo, due squadre retrocesse in B con ampio anticipo rispetto alla fine del torneo.
ESAMI - Furono proprio questi ultimi risultati, uniti ad una lunga serie di sciagurate prestazioni contro le dirette concorrenti della parte medio bassa della classifica, a far vivere una stagione terribile ai sostenitori rossoblù.
Per non ripetere quel terribile cammino che portó il Grifone sull'ormo di un baratro con vista sulla B bisognerà quindi dare un seguito concreto al pareggio di ieri. Occorre insomma confermare con i fatti quella maturazione che Juric, e Preziosi con lui, giura di aver raggiunto in quasi un anno di lontananza forzata dalla panchina. Non vincere domenica contro l'Udinese vanificherebbe quanto ottenuto all'allianz Stadium, rispolverando vecchi fantasmi che si sperava di non dover incontrare più. Sarà quello che i friulani il vero primo esame dello Juric-ter.