Genoamania: o l'Europa o la noia
Udinese, Napoli, Catania e Chievo, prima della Juventus. Quattro gare per la svolta, cullando sogni europei di cui molti non parlano ma che rendono le notti rossoblù felici. Dopo due anni a sudare e lottare per rimanere nel grande calcio, il Grifone è atterrato da tempo in zone tranquille di classifica. Non è per essere troppo ottimisti, ma la salvezza non è più cosa rossoblù. Le altre sono lontanissime e il loro cammino è talmente lento che neanche un suicidio sportivo in piena regola potrebbe far tornare l’obiettivo d’attualità.
Guardando in alto invece mancano solo sei punti per agganciare il quinto posto. La necessità di sognare esiste perché altrimenti i prossimi mesi saranno di una noia mortale, in cui la domenica diventerà giornata fiacca. Spazziamo via ogni dubbio, sarà difficile se non impossibile, perché i punti non sono molti ma in mezzo ci sono molte altre squadre che correranno fino all’ultimo. La sorpresa Verona, la quotatissima Inter di Mazzarri e le sue difficoltà, la Lazio in risalita con la cura Reja, e poi Torino e Parma, squadre rodate che con l’innesto di alcuni giocatori hanno spiccato il volo.
I sogni però vanno oltre le difficoltà. Il Grifone vuole tornare a solcare i palcoscenici europei, quest’anno sarà dura ma se il lavoro in coppia di Gasperini e Preziosi dovesse continuare di questo passo chissà che l’anno prossimo non possa essere pieno di gioie. Ad oggi però bisogna sognare: perché è passato troppo tempo dall’ultimo volta, perché la classifica sorride e le altre, seppur attrezzate, non marciano a livelli troppi distanti da quelli rossoblù. Sognate gente, non costa nulla!