Da agosto il ballottaggio Matri-Pinilla tiene banco nei pensieri e nei discorsi dei tifosi rossoblù. Il primo ha classe e curriculum, il secondo è uno di quei lottatori che per la Gradinata Nord è idolo a prescindere dai gol segnati perché in campo mette sempre tutto sé stesso. I nemiciamici ieri si sono presentati in conferenza stampa, uno a fianco all’altro, scherzando e ridendo, lasciando trasparire quella serenità che è la chiave del successo del gruppo di Gasperini.

La lotta interna però c’è, perchè stare fuori non piace a nessuno e di giocare insieme dal primo minuto e con continuità non se ne parla. Al momento la sfida del gol la vince Matri con cinque centri contro i tre di Pinilla e le statistiche raccontano che l’ex Milan segna solo lontano da Marassi mentre il cileno sul campo di casa si esalta. Un caso, questa la risposta degli interessati, la realtà racconta però che Gasperini in trasferta ha sempre scelto Matri per la sua capacità di andare negli spazi e di essere letale in area mentre al Ferraris Pinilla è la valvola di sfogo perfetta per tenere alta la squadra per poi andare a concludere con i cross degli esterni.

Due giocatori diversi ma con lo stesso ruolo, due ragazzi motivati e forti, una coppia che Gasperini sognava di avere e che al Genoa non ha mai avuto neanche in passato. Il tecnico di Grugliasco se li gode e stimola la concorrenza: la sfida con entrambi è quella di arrivare in doppia cifra (“altrimenti li ammazzo” dice Gasperini), andando avanti di questo passo l’obiettivo sarà centrato e con almeno venti gol da solo due giocatori il Genoa può sognare di restare in alto. La concorrenza quando è sana è uno stimolo e fa godere il gruppo, se non ci credete chiedete a Pinilla e Matri che tutti i giorni si giocano una maglia da titolare senza scorrettezze ma solo con tanta voglia di fare gol.