Quattro anni di serie A, quattro anni di soddisfazioni sotto la guida di Enrico Preziosi, contraddistinti dal bel gioco di Gasperini prima e dalla mentalità di ferro di Ballardini poi. Quattro stagioni in cui il Genoa si è ripreso il posto che gli spetta dopo i momenti bui dei 12 anni tra serie B e serie C. Tante soddisfazioni tra salvezze tranquille, sogni Champions League e ritorni in Europa, e un solo tabù: l'Inter. I nerazzurri sono l'unica 'grande' che proprio il Genoa non riesce a digerire.

in quattro anni tutti sono dovuti cadere sotto i colpi dei rossoblù: Milan, Roma e Juve hanno visto i propri squadroni diventare piccoli piccoli davanti all'urlo del Grifone e dei suoi tifosi, che grazie a quelle sfide hanno provato sensazioni che da troppo tempo non riuscivano a vivere. Ma contro i nerazzurri di Mancini e Mourinho l'impresa non è mai riuscita. In casa, nel tempio di Marassi dove tutti sono caduti e dove spesso l'aria dell'impresa si è sentita anche contro i campioni di tutto, sono arrivate ad oltranza grandi prestazioni ma pochi punti e umiliazioni pesanti, vedasi lo 0-5, della stagione passata.

Una maledizione vera e propria, quella che gli uomini di Ballardini cercheranno di abbattere domenica. La situazione appare però davvero difficile. L'inter vive l'ennesimo momento di piena salute: l'arrivo di Leonardo ha rinvigorito un gruppo che sembrava avere la pancia piena, e vedere in cima alla classifica il Milan è la molla che sprona tutti a dare qualcosa in più. Il Genoa arriva a San Siro con le ossa rotte dopo la bagarre di Catania. Senza Criscito, Floro Flores, Veloso e Moretti squalificati, dovrà rinunciare anche all'infortunato Milanetto che difficilmente riuscirà a recuperare.

La maledizione sembra essere pronta a continuare. Dopo lo 0-1 dell'andata, figlio della papera di Eduardo più che di un predominio della squadra milanese, sembra proprio che i tifosi rossoblù dovranno aspettare almeno un altro anno prima di vedere l'Inter inchinarsi. La speranza è riposta tutta nelle giocate di Palacio e nel rientro a pieno regime di Paloschi, il quale proprio nello stadio che lo ha fatto conoscere all'Italia vuole fare l'ultimo piacere al Milan, squadra che lo ha cresciuto. Basterà questo per sfatare la maledizione?