Genoamania:| Lasciateci sognare...
Il giorno dopo l'impresa dell'Inter, cha salva il calcio italiano dalla figuraccia continentale, c'è chi inaspettatamente e molto timidamente all'Europa prova a strizzare l'occhio. Il gol di Floro Flores di domenica scorsa in un colpo solo batte il Palermo, allontana ogni pericolo di classifica e regala una nuova prospettiva a tutto il mondo Genoa.
Nel post partita l'attaccante napoletano, seguito a ruota da Dario Dainelli, ammette: 'La Juve è solo a 42 punti…' (quattro in più degli uomini guidati da Ballardini). Il giorno dopo la palla passa al presidente Preziosi: 'Se l'obiettivo europeo regala nuovi stimoli, ben venga'. Traduzione: piedi ben piantati per terra, ma in nove giornate tutto può davvero succedere. Soprattutto se le avversarie dirette - Juventus, Palermo, Fiorentina, Cagliari e Bologna - non attraversano periodo di grande forma o non sembrano avere l'organico giusto per arrivare a viaggiare attraverso il vecchio continente.
E allora pronti a partire, al grido: 'Non succede, ma se succede…', poco fortunato l'anno scorso per la Roma, ma che rappresenta alla perfezione lo stato d'animo di chi vuole sognare ma al momento ha ancora gli occhi troppo aperti per crederci davvero. La sveglia suonerà già domenica, e il Grifone dovrà alzarsi subito se vorrà veramente smettere di sognare e iniziare a crederci. Bologna, Cagliari e Juventus sono i prossimi tre ostacoli che il calendario mette davanti a Marco Rossi e compagni. Guarda caso tre dirette concorrenti. I piedi rimangono ben piantati per terra perché due dei tre impegni (contro felsinei e bianconeri) verranno affrontati in trasferta, terreno parecchio scomodo nella recente storia rossoblù.
Tutto in nove partite quindi. Per chi vuole iniziare a sognare c'è tutto il tempo, a convincere gli altri può pensarci il calendario che nelle ultime sei giornate di campionato metterà il Genoa di fronte a Brescia, Lecce, Napoli, Sampdoria, Lazio e Cesena. Insomma il cammino assomiglia ad una tappa ciclistica: inizio in salita e finale che assomiglia molto ad una discesa. Se dopo un inizio di stagione contrassegnato dall'esonero di Gasperini e da una squadra che proprio non riusciva ad ingranare, qualcuno si sente libero di sognare qualcosa in più di un posto a metà classifica, davvero non lo si può biasimare.