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Genoamania: l'esigenza di ripartire a razzo
Altre discussioni, inevitabilmente, sorgeranno analizzando un calendario che ha profonde differenze da un club all'altro, almeno all'inizio. Per il Genoa, ad esempio, l'esilio dal prato verde proseguirà più a lungo di altre squadre, interrompendosi solamente tra altri 25 giorni. Mentre alcune società torneranno a darsi battaglia a metà giugno, il Grifone dovrà attendere oltre il solstizio d'estate per incrociare le proprie armi con quelle del Parma. La sfida con i ducali andrà infatti in scena non prima di martedì 24, se non addirittura il giorno dopo.
Un risvolto dalla doppia lettura per i rossoblù. Se da un lato Davide Nicola avrà ulteriore tempo a sua disposizione per fare ritrovare la forma migliore ai propri ragazzi, dall'altro dovrà necessariamente evitare che gli stessi perdano la concentrazione e accusino un eccesso di fatica. Aspetti non semplici da gestire, soprattutto con l'avvento dei primi caldi intensi. Il calendario da questo punto di vista non sembra poi dare una grossa mano al tecnico piemontese che dovrà farsi trovare al meglio al momento della ripartenza. Dopo aver ospitato il Parma, il suo Genoa farà visita nel weekend successivo al Brescia. Due gare da sfruttare al massimo, nelle quali puntare senza troppi calcoli all'intera posta in palio.
Corroborare fin da subito una classifica ancora asfittica sarà fondamentale per il Grifone, non solo dal punto di vista del morale ma anche per scongiurare eventuali pericoli che un altro stop del torneo porterebbe con sé. Secondo il presidente federale Gabriele Gravina in caso di nuova pausa forzata del campionato l'ipotesi playout o, in alternativa, la cristallizzazione della classifica sarebbero le uniche vie perseguibili per stabilire le retrocessioni. Un motivo non certo trascurabile per ripartire a razzo e tentare di mettere fin da subito più punti possibili tra sé ed il quartultimo posto.