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    Genoamania:| Tomovic, una cessione assurda

    Genoamania:| Tomovic, una cessione assurda

    La settimana scorsa avevamo anticipato la possibilità di una rivoluzione rossoblù durante gli ultimi giorni di mercato, ma neanche noi potevamo pensare si potesse arrivare a tanto. Presi Vargas e Melazzi, Gilardino potrebbe andare al Bologna facendo così approdare a Genova per la seconda volta Borriello. Questione di scelte, ma se i due esterni sono stati espressamente richiesti da De Canio, lo scambio Gilardino-Borriello peserà sulle casse del Genoa per l'ingaggio altissimo (pagato in parte dalla Roma) del cavallo di ritorno. La scintilla con l'ex viola non è mai scoccata, ma almeno lui si è sempre allenato con il gruppo, facendo ben due ritiri con i compagni, mentre nella capitale il bel bomber è sempre rimasti ai margini. Operazioni quindi tutta da verificare sul campo. A questi movimenti offensivi si aggiunge l'incredibile caso Tomovic.

    Il Genoa dei giovani era partito proprio da lui. De Canio ne aveva apprezzato qualità e crescita a Lecce, facendo di tutto per riportarlo a Genova. Il giocatore doveva essere il terzino destro ideale per sostituire Mesto, che da tempo aveva chiesto la cessione per mancanza di stimoli. Ieri invece nel corso di una trattativa lampo Tomovic, classe 1987, si è trasferito in comproprietà alla Fiorentina, mentre l'affare Mesto-Napoli è stato bloccato. De Canio si ritrova ora con un giocatore con meno voglia, più esperto e già pronto a trasferirsi in altra sede, con il rischio di una ripetizione del caso Kucka-Inter datato esattamente un anno fa. Tutto questo con il club di De Laurentiis deciso a pressare fino alle 19 per il pupillo di Mazzarri.

    La scelta di Preziosi è difficile da comprendere. Davvero il Genoa dopo aver ceduto per molti soldi Palacio e Veloso aveva bisogno dei 2,5 milioni della Fiorentina per tirare avanti? La politica dell'abbattimento del monte ingaggi dove è finita? Lo stipendio di Mesto è sicuramente più alto di quello di Tomovic; in più lo sguardo sembra non essere più molto rivolto al futuro, vista la differenza di età tra i due. Nessun dramma, certo, perché il terzino serbo deve ancora dimostrare di poter giocare stabilmente in serie A, ma appare poco chiara la strada che il Genoa ha intenzione di percorrere. Intanto De Canio rischia di partire senza un difensore destro di ruolo. Una lacuna da colmare di cui davvero non si sentiva il bisogno.

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